Palermo, Mignani: “A Venezia per cercare una piccola impresa”

Il tecnico: "Non dobbiamo avere fretta. La mia ultima in rosa? Penso solo alla partita"

“A prescindere dal fatto che servono due gol e che abbiamo 90’ più recupero per farli, serve equilibrio, soprattutto la capacità di capire che se prendi gol poi diventa tutto più complicato”. Lo ha detto l’allenatore del Palermo Michele Mignani in vista della semifinale di ritorno dei playoff di Serie B di venerdì sera alle 20,30 sul campo del Venezia dopo la sconfitta per 1-0 subita in casa.

“Credo che la partita di andata – ha aggiunto Mignani – al di là del fatto che giocavamo in casa con grande pubblico che spingeva, ha dimostrato che il Palermo si è giocato la partita alla pari e forse, nella prima parte di partita, ha fatto qualcosa in più del Venezia. Andiamo alla ricerca del risultato: crederci sarà decisivo perché abbiamo dimostrato di potercela giocare”.

Sulla necessità di segnare, Mignani ha sottolineato che non ci deve essere fretta. “I gol si possono fare anche dal 70’ al 90’ – ha detto – anzi prima li fai prima dai tempo all’avversario per recuperare. Non possiamo pensare di buttarci in avanti dopo un minuto per fare gol. Abbiamo di fronte un avversario che non ci ha concesso tantissimo, che è fisico, difende con ordine, e che proverà anche a vincere la partita. Ma non ci nascondiamo, dobbiamo fare due gol”.

Quello che Mignani non vole rivedere è l’atteggiamento del finale di partita di venerdì. “Abbiamo buttato via gli ultimi 10’ di partita – ha detto – succede quando giochi più di pancia che di testa. Abbiamo 95’ per provare a fare questa piccola impresa”.

A chi gli ha chiesto se pensa che quella di Venezia possa essere la sua ultima partita sulla panchina del Palermo ha risposto che “non ci si può legare alle società anche se abbiamo un contratto – le sue parole – non abbiamo certezze, ora l’importante è concentrarsi sulla partita, inutile pensare ad altro o al futuro. Questa è una società forte, organizzata, con un grande futuro davanti a sé. In un modo nell’altro il Palermo arriverà in Serie A, non so dire quando, chiunque allenerà questa squadra sarà un allenatore privilegiato”.

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