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Il Palermo e Zamparini, il fallimento, gli inglesi: De Angeli risponde

 

Le parole dell’attuale proprietario del club rosanero: “Maurizio è persona di spessore morale. Se fosse ancora coinvolto, non ci troveremmo in questa situazione perché ha sempre fatto fronte ai suoi impegni”

In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, l’attuale titolare delle azioni del Palermo calcioDaniela De Angeli, descrive il proprio rapporto con l’ex patron rosanero Maurizio Zamparini, racconta del rischio licenziamento sotto la gestione inglese del club ed esclude l’ipotesi di fallimento pilotato per agevolare la cessione della società.

“Avevo 18 anni, tre mesi dopo Zamparini avrebbe rilevato il Venezia. Rappresenta per me un secondo padre, l’amico di sempre, la famiglia – dice De Angeli -. Maurizio è persona di spessore morale, generosa e spigolosa. Diversamente non avrebbe ottenuto quello che ha avuto, nel bene o nel male. Andare a Palermo? Decisione istintiva, di pancia, tipica dell’ariete. Me lo chiese Zamparini, accettai senza pensarci, credevo in una esperienza di due o tre anni. Il Palermo in A? Sono scaramantica ma grido sì con cuore testa e anima. È indispensabile”.

De Angeli ribadisce che Zamparini non ha più niente a che fare con il Palermo: “Se fosse ancora coinvolto, non ci troveremmo in questa situazione perché ha sempre fatto fronte ai suoi impegni. Maurizio, nel momento in cui ha venduto agli inglesi, si è tirato fuori. Mi ha fatto crescere e questo legame rimarrà per sempre. Ma un conto è l’aspetto umano – prosegue – un altro quello lavorativo. Gli inglesi avrebbero voluto licenziarmi. Zamparini non è intervenuto perché la società non era più sua”.

Si è paventata anche l’ipotesi di un fallimento pilotato per agevolare la cessione del club: “Non sono d’accordo, l’unico vantaggio sarebbe per l’imprenditore che acquista con meno soldi. Ma a quale prezzo? L’aspetto più importante che mi ha fatto decidere di prendere la società è il tentativo di dare speranza alle persone che lavorano qui. Nessun taglio con il passato ma continuità. Cosa dopo? Per come sono messa, me ne andrei in Brasile a vendere cocomeri (ride), alla ricerca della tranquillità perduta… Ma la priorità non è De Angeli – conclude – quanto vendere ad un investitore serio che porti un programma a lungo termine”.

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