La proprietà ha reso noti i contenuti dell’assemblea totalitaria di lunedì scorso quando ha fatto decadere Albanese e Macaione e ha proceduto alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione
La proprietà del Palermo, riconducibile al direttore finanziario di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo, ha annunciato l’attribuzione dei poteri nel nuovo consiglio di amministrazione dopo che l’assemblea totalitaria di lunedì ha determinato la decadenza dell’ex presidente Alessandro Albanese e del vice presidente Vincenzo Macaione. Il nuovo Cda è formato da tre componenti tutti espressione della proprietà: “Il ragionier Roberto Bergamo presidente – scrive testualmente in una nota il club – il dottor Attilio Coco e il signor Walter Tuttolomondo consiglieri”.
A ore è atteso il responso della Covisoc che certificherà l’inadempienza del Palermo sui documenti da presentare per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di serie B che determinerà l’esclusione dell’attuale società dai quadri federali. Di fatto a Bergamo sarà legato il dato di cronaca della cancellazione del club dal calcio professionistico. Poi scatterà l’iter per la riattribuzione del titolo sportivo attraverso un bando che sarà presentato dall’amministrazione comunale palermitana. Fra i gruppi interessati Dario Mirri con Rinaldo Sagramola, il patron della Sampdoria Massimo Ferrero, l’immobiliarista italoamericano Toni Di Piazza e l’imprenditore Tommaso Dragotto.