Con le imminenti cessioni di Floriano, Doda e Crivello, dopo l’addio di Accardi e Peretti, l’ex difensore del Brescia rischia di rimanere l’unico reduce della rinascita rosanero
Ne rimarrà solo uno. E forse neppure quello. L’indiziato al momento è Lancini. Stiamo parlando dei reduci della Serie D: le cessioni di Accardi e Peretti, rispettivamente al Piacenza e alla Recanatese, e quelle che dovrebbero maturare a breve di Floriano (al Sangiuliano), Doda (Imolese) e Crivello (Padova) rischiano di lasciare un solo giocatore in organico (Lancini, appunto) di quelli che hanno vissuto da protagonisti le rinascita e la promozione dalla D alla C con Pergolizzi in panchina.
Lancini è arrivato nell’estate del 2019 dalla B, con Pelagotti e Martinelli, tutti e tre fedelissimi di Sagramola e Castagnini. Finora ha collezionato 79 presenze in 4 stagioni col Palermo, dalla D alla B. Quest’anno appena tre apparizioni, tra campionato e Coppa Italia. Anche il suo destino, per la verità, è in bilico: se dovesse arrivare la giusta occasione, e se il Palermo contestualmente dovesse trovare un “sostituto”, anche Lancini potrebbe lasciare.