L’allenatore dei rosanero alla vigilia della partita del Barbera contro i sanniti che si giocherà alle 16,15. Il tecnico ha parlato anche di futuro
“E’ una partita densa di significato: riavvolgendo il nastro del campionato, è la stessa situazione che c’era prima della partita d’andata a Benevento. Era un momento delicato per la classifica, per i risultati, per le sconfitte che avevamo subito contro Cosenza e Venezia. Poi abbiamo fatto una partita di livello con ordine ed equilibrio, da squadra”. Lo ha detto l’allenatore del Palermo Eugenio Corini a proposito della partita di domani contro il Benevento al Barbera alle 16,15. L’andamento della sua squadra è simile a quello dello stesso periodo dell’andata quando la vittoria in Campania lanciò i rosanero verso le zone alte della classifica.
“Possiamo mettere in sicurezza l’obiettivo dichiarato dalla società all’inizio – ha proseguito Corini – la squadra ha percepito l’energia che mi ha spinto a dire che sogniamo di andare ai playoff. La nostra storia nel girone di ritorno è chiara, abbiamo disputato 14 partite, abbiamo perso tre volte: solo Genoa, Cagliari, Frosinone e Sudtirol hanno perso meno di noi. Siamo il terzo miglior attacco, ma purtroppo la diciassettesima difesa”.
Come il Palermo si giocherà la possibilità di agganciare la zona playoff, il Benevento è ultimo in classifica e domani si gioca l’ultima occasione per continuare a sperare nella salvezza. “Quella campana – ha detto Corini – è una squadra che testimonia l’equilibrio del campionato. Ha un budget importante, più alto rispetto al nostro, ma noi abbiamo fatto meglio. Questo dobbiamo certificarlo domani con una vittoria. Il Benevento ha giocatori di indubbia qualità che possono crearci difficoltà. Il pallone peserà tantissimo per noi e per loro, dobbiamo renderlo leggero con il nostro atteggiamento”.
Corini ha anche parlato delle critiche che stanno piovendo sul suo lavoro da parte di alcuni tifosi. “Faccio un mestiere che è criticabile – ha detto – tutti hanno la propria opinione, mi piace il mio lavoro e mi piace farlo a Palermo. Accetto le critiche, posso non condividerle. Questa è una grande società e una grande piazza, mi fido del lavoro quotidiano che faccio e che viene sostenuto dalla società. Sappiamo quello che vogliamo fare insieme e lavoriamo per raggiungerlo. Capisco la piazza, ma è complicato se non si ha una visione d’insieme e si analizzano virgole e punti. Il calcio è reagire alle difficoltà e questa squadra lo ha sempre fatto. C’è una chiara idea di chi vogliamo essere ora e in futuro, io faccio parte del progetto, ho una responsabilità grande, la sento e ho le carte in regola per fare parte di questo percorso”.
