Il centrocampista rosanero, intervistato dal Corriere dello Sport, confessa la sua stima per l’ex capitano oggi alla guida del Brescia, ma precisa: “Noi, inferiori a nessuno”
“Corini? Ho avuto la fortuna di conoscerlo e mi è rimasto dentro, come uomo e allenatore – ha dichiarato Jajalo al quotidiano sportivo – . Il primo nome di un ex idolo ascoltato al mio arrivo a Palermo. Ora speriamo di invertire la sua tendenza favorevole nei nostri confronti. Come batterlo? Con le nostre armi che non sono inferiori. L’organico non si discute; carattere ed esperienza neppure; abbiamo qualità e ragazzi che sanno prendersi le responsabilità; un allenatore bravo, all’altezza. Non valiamo meno del Brescia“.
“C’è bisogno dei tifosi, uno stadio pieno cambia la partita – ha aggiunto il centrocampista bosniaco –. So bene cosa significhi vedere tanta gente. Mi ricordo partite con la Juve o con l’Inter e anche in B sfide con il Venezia e il Frosinone. Con il pienone, è un’altra storia. L’importante è vincere. Caos societario? Certo, col tempo abbiamo cominciato a preoccuparci, ci sono scadenze. Peggio di adesso non si va, possiamo solo fare meglio. Per noi stessi, per la società, per la città”.