L’ex direttore generale rosanero e attuale dirigente del Catania ha parlato nel corso di un’intervista a Trm e ha detto la sua sulla situazione che vedrà il club ripartire dalla Serie D
Il nuovo Palermo seta scegliendo l’allenatore e sta cercando di avviare un programma tecnico per una risalita verso i campionati nobili del calcio. Alla trasmissione Zona Vostra su TRM, l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha detto la sua partendo dall’allenatore Andrea Sottil ancora sotto contratto con i rossazzurri e vincitore del campionato di D alla guida del Siracusa. “Ipotesi Sottil? È ancora sotto contratto con il Catania – dice Lo Monaco – è vero. Andrea è un allenatore di carattere, un allenatore appassionato e determinato, un allenatore che vive a stretto contatto con la squadra. E poi ha già vinto il campionato di Serie D con il Siracusa, quindi conosce esattamente i meccanismi di questa categoria. Sottil è un nome importante, un nome su cui la dirigenza del Palermo non cicca”.
Sul campionato che aspetta i rosanero, Lo Monaco non ha dubbi. “Vista la situazione in cui purtroppo si è trovato il Palermo – dice Lo Monaco – ripartire dalla D e senza debiti è qualcosa di notevole. Ripartendo da zero c’è la possibilità di fare un percorso. Chi ha prelevato il Palermo sa che bisogna investire. Senza debiti vuol dire essere senza pressioni. Io penso che a Palermo, ovunque andrà, lo affronteranno facendo la partita della vita. Bisogna fare un organico adatto alla categoria. Il Parma ha fatto un percorso e spero lo possa fare anche il Palermo. Quella degli Under è un fattore fondamentale per la Serie D e bisognerà avere uno o due soluzioni per ogni fascia di età. È importante nella costruzione della squadra fare ricorso a gente che conosce il campionato e che sa come muoversi. Puntare su gente di categoria superiore? L’ideale sarebbe prendere giocatori che conoscano la categoria – ha dichiarato Lo Monaco –, perché non è facile giocare a Torre del Greco o Marsala quando si è il Palermo. Il Bari aveva una rosa che era devastante nel totale, era formata sia da giovani che da giocatori di spessore che a volte facevano la panchina“.