Il presidente ammette di essere arrabbiato per la sconfitta, ma al tempo stesso lancia la volata per la parte finale del torneo
‘Noi tifosi vogliamo vincere: chiaro che c’è questa fragilità fuori casa, probabilmente sotto il profilo caratteriale. Non credo che a Foggia la differenza sia stata tecnica: la squadra ha avuto tante occasioni da gol, non bisogna arrendersi, perché chi si arrende perde senza combattere. Siccome dobbiamo combattere, chi vuole farlo sta con noi, si combatte e si può vincere alla fine’.
E’ questo il pensiero di Dario Mirri, il presidente del Palermo, dopo il ko dei rosanero a Foggia. Parole che arrivano nel corso della prima tappa del pellegrinaggio della Lega Pro dedicato al beato Carlo Acutis. ‘Sono arrabbiato più di tutti ma non è tempo di arrendersi, bisogna combattere. Ogni sconfitta fa male al morale e alla classifica, inutile pensare a cosa potesse essere col Messina o col Campobasso. Il morale si risolleva, siccome vogliamo combattere, vogliamo farlo come i tifosi che c’erano a Foggia che ringrazio come ringrazio i 5 mila tifosi che vengono ogni domenica. La quinta città italiana, in questo momento, esprime 5 mila tifosi e li vorrei ringraziare uno per uno: Baldini vuole abbracciare i suoi giocatori, io i nostri tifosi. C’è un sostegno che parte dagli ultras puri che devono trascinare gli altri. Credo che il diritto alla critica sia sacrosanto per chi combatte: per chi sta a casa a guardare Sky e aspettare le strisciate non c’è diritto di critica’.