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Palermo, Corini: “Sfida fra Brunori e Coda intrigante, spero che la vinca Matteo”

L’allenatore alla vigilia della partita contro il Genoa che mette di fronte anche i due capocannonieri dei rispettivi campionati scorsi. E sul momento dei rosa: “Voglio una squadra che dia tutto”

“Il lavoro quotidiano aiuta ed è lo stimolo che sto dando ai giocatori. Giochiamo solo partite ufficiali e non è la costruzione normale che si fa in un ritiro. Tutte le settimane abbiamo verifiche importanti che costano punti e lo stato emotivo che porta una sconfitta è pesante da assorbire”. Così l’allenatore del Palermo Eugenio Corini, alla vigilia della partita contro il Genoa alle 20,30 al Barbera, spiega come sta portando avanti il percorso di crescita della squadra reduce da due sconfitte di fila e impegnata nella metamorfosi dal 4-2-3-1 dell’ex allenatore Silvio Baldini al 4-3-3 con i nuovi interpreti arrivati durante il calciomercato.

“Ogni allenamento, chiacchierata o riunione video – ha continuato Corini – può essere un’occasione importante per crescere. Ogni partita voglio vedere miglioramenti per capire che la strada che abbiamo iniziato a percorrere insieme può avere uno sviluppo positivo. Abbiamo consapevolezza del fatto che il nostro è un percorso che deve avere costruzione e rinnovamento. È fisiologico che ci siano difficoltà e il primo a rimanerci male quando si perde sono io. Il lavoro da fare è tanto. Al tifoso concedo che possa avere perplessità, ma cerco sempre di spiegare cosa stiamo facendo. Il nostro percorso passa attraverso le difficoltà, ma come non vedevo solo del buono nelle prime due partite, non vedo solo cose negative nelle ultime due. Non dimentichiamo quale è stato il nostro punto di partenza, serve tempo. Voglio presentare una squadre che dia un senso a quello che fa e che esca dal campo dopo avere dato tutto”.

A proposito del Genoa guidato in attacco dall’esperto Massimo Coda, Corini ha messo in guardia i suoi. “Voglio una squadra capace di soffrire – ha detto l’allenatore – non dobbiamo lasciare spazi agli avversari che attaccano con due punte e due esterni molto propositivi e spingono con i laterali bassi. Dobbiamo pressare bene con i centrocampisti e in ampiezza e predisporci al contrattacco. Dalla mia squadra mi aspetto una reazione emotivamente equilibrata. Ho avuto la fortuna di allenare Coda a Lecce quando è stato capocannoniere. Ha grande qualità, calcia bene di destro e sinistro. La sfida con Brunori è intrigante e spero che la vinca Matteo. Brunori si allena intensamente, trascina con il suo atteggiamento la squadra. È diventato capitano e sta facendo un percorso di crescita importante che mi aspetto continui”.

 

 

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