Il portiere rosanero ha raccontato il suo approccio con la città, dopo 4 anni trascorsi in Romania, il suo momento e quello della squadra che a Modena ha interrotto la serie negativa
Per Mirko Pigliacelli è un momento molto positivo. A Modena è stato tra i migliori, almeno due interventi salva risultato, e per la prima volta in questa stagione ha mantenuto la porta inviolata per due gare di fila. Un’iniezione di fiducia che gli ha fatto dimenticare l’erroraccio col Sudtirol, come ha raccontato nel corso di un’intervista rilasciata al sito Gianlucadimarzio.com.
“Non so se quella di Modena è stata la migliore partita della mia carriera – ha detto – mi piace pensare che questa debba ancora arrivare. La parata su Oukhadda con la mano di richiamo è stata una bella parata, ma la più difficile è stata quella sul tiro di Tremolada che sono riuscito a bloccare. È stata una partita incredibile, per noi tre punti fondamentali”.
“L’errore contro il Sudtirol? Non avevo mai fatto errori del genere, ma sono parte di questo sport: non ho mai visto portieri che non sbagliano. Ho analizzato l’episodio, penso che la cosa più importante sia stata mantenere la concentrazione, tapparsi le orecchie e continuare ad allenarsi, dando il meglio in ogni situazione. Quello è stato un momento difficile, ma fare il portiere non è per tutti. Dagli errori si cresce e si impara”.
“A Palermo ci troviamo così bene, io e la mia famiglia, che da luglio non siamo più tornati a casa. A volte mia moglie va ancora in spiaggia insieme a mio figlio di pochi mesi. Palermo ti dà un’adrenalina incredibile. La mia grande passione è la pesca. Mi rilassa. Quando ho un momento libero mi piace trascorrerlo in questo modo e godermi questo posto incredibile. Ho obbligato Segre a venire con me a pescare per farmi compagnia”.