Il venticinquenne centrocampista palermitano ha avuto un impatto impressionante con il club veneto. Per lui 6 gol in 8 partite e ora non vedo l’ora di sfidare Brunori e compagni.

Per Giovanni Crociata, palermitano di San Cipirello, quella di sabato sarà una sfida particolare. A 25 anni, per la prima volta in carriera si ritroverà a sfidare il “suo” Palermo. Da piccolo era un supertifoso rosanero, poi il destino lo portato lontano, al Milan precisamente, da dove ha preso il volo per una carriera da professionista di tutto riguardo. Crociata ha giocato con Brescia, Crotone, Carpi, Empoli, Spal e Sudtirol, prima di approdare a gennaio al Cittadella, squadra con la quale ha avuto un impatto impressionante: 8 partite, 6 gol.

A Ferrara, sabato scorso, non c’era, ma contro i rosanero conta di esserci dal primo minuto: nessuna rivendicazione, ma è ovvio che sarà un pomeriggio molto particolare per lui, che il rosanero lo ha indossato solo da tifoso, mai da calciatore: “Sono difficili da spiegare le sensazioni che provo – ha raccontato nei giorni scorsi al Giornale di Sicilia -. È una partita a cui tengo molto, anche perché tutte le volte che c’è stata l’opportunità di giocare contro il Palermo non l’ho mai fatto. Da piccolino ero tifosissimo del Palermo, è una squadra a cui sono legato. Giocare una partita, anche se da avversario, contro il Palermo per me sarebbe già un sogno. Non vedo l’ora”.