Prima del primo allenamento sul campo di Ronzone, il tecnico rosanero ha parlato delle prospettive, dei nuovi e delle aspettative dei tifosi
Prima conferenza stampa della stagione per Eugenio Corini, a Ronzone, dove la squadra rimarrà fino al 23 luglio. Queste le dichiarazioni del tecnico rosanero, nella sala stampa allestita presso la struttura alberghiera che ospita la squadra.
“Vestire la maglia rosanero vuol dire sempre responsabilità. L’anno scorso è iniziato un percorso in un modo, percorso che poi si è declinato in un altro. Siamo stati reattivi, abbiamo cambiato tanto in dieci mesi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo e poi abbiamo sognato. È stato importante capire cosa vuol dire lavorare a Palermo. Ambiamo a un traguardo molto prestigioso. Quest’anno ci saranno più potenzialità per essere competitivi. Dobbiamo fare il campionato migliore possibile per fare il salto di categoria”.
“I nuovi sono giocatori importanti, i due centrali difensivi, Lucioni e Ceccaroni, hanno fatto la Serie A. Mancuso in B è sempre stato competitivo. La società è stata molto brava a individuare Vasic, che è un tuttocampista. Devo fare i complimenti a Rinaudo per aver portato i nuovi già a inizio ritiro. Sistema di gioco? Il calcio moderno va al di là dei numeri, l’importante è l’occupazione degli spazi. C’è la volontà di avere una squadra dinamica”.
“Insigne? Ci piace, c’è la volontà di prenderlo, ma è giusto parlarne quando arriverà. È un giocatore che ci piace ma è giusto parlarne quando arriva l’ufficialità, lo vedremo nei prossimi giorni. La squadra ha potenziale ma si può alzare, stiamo attenti agli sviluppi di calciomercato, che è iniziato bene. Ci faremo trovare pronti, stiamo lavorando su qualche nome. Verre e Tutino? Sono giocatori bravi, non sono fuori del tutto ma la valutazione la faremo più avanti. Stulac? Siamo contenti di averlo recuperato, è tornato a disposizione già nella scorsa stagione. Ha lavorato molto, come Di Mariano, in estate. Dobbiamo capire il suo stato di forma e capire come sta, ha grandi potenzialità. Con i cinque cambi voglio che tutti si sentano titolari”.
“L’ambizione è quella di arrivare in Serie A e lotteremo fino alla fine. Non ho paura di niente. So come spinge il pubblico, anche l’anno scorso è stato difficile far capire il percorso. Esserci salvati era quello che era stato chiesto ma Palermo ha un’ambizione forte. Lotteremo per la Serie A. Se siamo pronti alla promozione lo dirà il campionato. So che vogliamo essere competitivi e conosco le responsabilità che comporta, ma so anche che dire vinceremo il campionato non significa che vinceremo il campionato”.