Il difensore del Palermo si è confessato a La Gazzetta dello Sport dopo il lungo ritiro in Trentino e in vista dell’esordio di coppa col Cagliari.
L’ultima sfida di Fabio Lucioni. Dopo aver vinto 4 volte la B, l’esperto centrale ternano ci riproverà col Palermo: “Fare paragoni con le altre stagioni è sempre un po’ riduttivo, lo scorso anno non c’erano le pressioni che ci saranno a Palermo. In ritiro abbiamo lavorato molto bene, sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto sotto profilo della crescita mentale. Se non entriamo nell’ottica di alzare l’asticella a ogni gara rischiamo di andare a sbattere perché troveremo tutti col coltello tra i denti perché siamo il Palermo. Quest’anno dobbiamo pensare al noi perché vincere a Palermo sarebbe qualcosa di straordinario, una possibilità per cambiare le carriere di tutti, anche la mia che sono il più anziano, dobbiamo toglierci qualcosa e darlo al gruppo, perché poi saranno tutti a beneficiarne”.
La prima sfida, col Cagliari sabato sera in Coppa Italia, può essere già indicativa, secondo il suo parere: “Da questa gara dovremo uscire con delle convinzioni per capire a che punto siamo dopo il ritiro, soprattutto in relazione a un avversario di Serie A. Da qui si capirà se siamo già in grado di soffrire e di dire la nostra“.