Il tecnico torna sui 10′ successivi al gol del pareggio contro il Sudtirol. “Ci siamo esposti ai loro contrattacchi per la troppa frenesia di andare in attacco e in Emilia non possiamo permettercelo”
“Il Modena già l’anno scorso, da neopromosso, ha disputato un ottimo campionato con Attilio Tesser. Sono ripartiti dal sistema base dell’anno scorso, con Paolo Bianco hanno fatto degli adattamenti e lavorato sui nuovi principi di gioco. E’ una squadra solida ed equilibrata”. Così l’allenatore del Palermo Eugenio Corini a proposito della partita contro il Modena che i rosanero disputeranno sabato alle 14 in Emilia Romagna.
“Hanno giocatori di qualità che sanno lavorare bene in profondità – ha continuato Corini – hanno un buon palleggio, sanno attaccare e difendere bene. Hanno perso contro il Venezia e vorranno rifarsi davanti al loro pubblico. Avranno una motivazione in più”.
A Modena il Palermo sarà accompagnato da circa 3.500 spettatori. “So bene cosa vuol dire creare una connessione fra squadra e pubblico – ha detto Corini – un legame che si crea quando il pubblico riconosce gli sforzi della squadra. Il legame è una risorsa incredibile, non a caso dico sempre che insieme siamo più forti. Noi però dobbiamo essere bravi a mantenere un certo equilibrio. Dopo il pareggio contro il Sudtirol abbiamo rischiato e ci siamo esposti ai contropiede degli avversari perchè ci siamo buttati in avanti anche grazie al fatto che ci sentivamo trascinati dal pubblico. A Modena non deve accadere. Loro giocano in modo molto diretto e se concedi spazio rischi. Resta il fatto che già l’anno scorso ho parlato di muro rosanero a Modena che ci ha accompagnato un una vittoria fondamentale, stavolta il muro sarà ancora più grande”.
Corini ha poi parlato della sua esultanza alla fine della partita contro il Sudtirol. “Faccio un mestiere che a volte mi porta a tenere le emozioni per me – ha detto – sapevo quante difficoltà avesse quella partita e avevo anche la percezione di quello che era successo col Cosenza. Vedere gli sforzi della squadra, il pubblico che ti spinge in quel modo, è stato davvero bello liberare tutte le mie emozioni. Ho fatto qualcosa che mi sono sentito dentro, sapete che ogni volta faccio un passo indietro e lascio le attenzioni ai giocatori. Questa volta ho voluto godere con i miei giocatori e i tifosi”.
Corini ha poi parlato della sua esultanza alla fine della partita contro il Sudtirol. “Faccio un mestiere che a volte mi porta a tenere le emozioni per me – ha detto – sapevo quante difficoltà avesse quella partita e avevo anche la percezione di quello che era successo col Cosenza. Vedere gli sforzi della squadra, il pubblico che ti spinge in quel modo, è stato davvero bello liberare tutte le mie emozioni. Ho fatto qualcosa che mi sono sentito dentro, sapete che ogni volta faccio un passo indietro e lascio le attenzioni ai giocatori. Questa volta ho voluto godere con i miei giocatori e i tifosi”.
