In testa alla Liga spagnola c’è il Girona, squadra che fa parte della galassia City Football Group. Una società sorella del Palermo che con un budget limitato (55 milioni) rispetto alle big – Real Madrid e Barcellona su tutte – sta facendo un miracolo, anche se siamo solo all’inizio del campionato. Programmazione e competenza, oltre che lavoro di squadra. Sono questi gli ingredienti del successo dei catalani, come ha spiegato nel corso di un’intervista a La Gazzetta dello Sport, il fratello di Pep Guardiola, Pere, ex uomo Nike, oggi presidente del consiglio d’amministrazione del club che lo scorso anno ha anche ospitato il Palermo presso il proprio centro sportivo.
Pere Guardiola ha raccontato come nasce il fenomeno Girona e come vengono gestiti i club della galassia City Football Gruop, facendo un riferimento preciso anche al Palermo: “Ogni club è organizzato e lavora in maniera individuale – ha spiegato Pere – non si può applicare il modello di una franchigia a una squadra di calcio. Però c’è una sinergia che porta alla condivisione di dati e informazioni sui giocatori. I direttori generali e i direttori sportivi devono avere il dna del club e sentirne il feeling. Non si producono gemelli in provetta, e da 2.000 chilometri di distanza non si può dire chi deve giocare o cosa si deve fare. La quotidianità deriva solo dal lavoro in situ, però sì che c’è un senso di squadra: i direttori sportivi si trovano a Manchester 3-4 volte l’anno, i direttori generali hanno una call settimanale per condividere la strategia di ogni club, e la cosa funziona molto bene. Poi ognuno deve gestire i suoi problemi, che sono molto diversi: a Palermo hanno 30.000 tifosi ogni settimana e una pressione gigante che fa bene e male. Qui a Girona è un’altra storia”.