Il punto di partenza non può che essere il capitano: dai due splendidi gol realizzati da Brunori a Parma, il Palermo deve trovare la forza e il coraggio di reagire e venire fuori da una spirale di negatività dal quale non è riuscito finora a riemergere. Brunori ha dato uno scossone ai compagni che è stato vanificato da un finale thriller che ha cancellato in pochi minuti quella che poteva essere etichettata come un’impresa.
Già, perché a Parma, al netto del momento poco felice della squadra di Corini, si è vista la differenza tra il Palermo e gli emiliani. Una differenza che è la sommatoria di più fattori: tecnico, tattico, psicologico e di personalità. Il Parma non è in testa per caso; il Parma nelle ultime tre giornate non ha raddrizzato le gare interne contro Modena e Palermo nei minuti di recupero e vinto (sempre dopo il 90′) a La Spezia. C’è sempre un motivo quando qualcosa che sembra casuale si ripropone nel giro di poco tempo.
Brunori con la sua doppietta è balzato a quota 55 gol nella classifica all time del Palermo, dietro solo a Miccoli (81) e Radice (62) e in pochi minuti ha mostrato che quando i rosanero agiscono di rimessa, ripartendo in velocità, le sue qualità vengono esaltate, al contrario di ciò che avviene quando la squadra di Corini prova ad imporre il proprio gioco, intasando la metà campo avversaria. Insomma, l”equivoco è tattico. Basta fare review: in casa tante difficoltà e tante sconfitte, tutte molto simili. Fuori casa meglio, soprattutto agendo di rimessa. Male però con gli avversari chiusi, come a Bari o a Terni, dove il Palermo non è stato capace di sfruttare a dovere la superiorità numerica.