Stefano Marchetti non si nasconde. Il direttore sportivo del Cittadella ha le idee chiare e intervistato da Il Gazzettino a proposito di quanto fatto nel girone d’andata dal club veneto, si espresso in maniera netta: “Di soddisfazioni ne sono arrivate tante, e queste non si basano solo sui punti conquistati – ha detto Marchetti -. Ad esempio l’anno scorso essersi salvati in una situazione così difficile è qualcosa dal valore inestimabile. In questa stagione le cose stanno andando meglio, ma a me piace siano gli altri a capire quello che abbiamo fatto”.
Il Cittadella – che a novembre ha vinto al Barbera – sarà la prima avversaria del Palermo alla ripresa del campionato. Un avversaria temibile come suggerisce anche la classifica: “I numeri certificano che il Cittadella è ormai una grandissima realtà che si è consolidata nel tempo. Un qualcosa di magico per chi ci lavora, una realtà che andrebbe studiata in cui prevale il senso di appartenenza. Io l’ho sempre vista così e se non me ne sono andato è perché ho avuto la capacità di vedere oltre a partire ad auna proprietà seria, vera e lungimirante. Quest’estate per me era finito il ciclo di un gruppo. Ci voleva una pseudo rivoluzione e i ragazzi hanno risposto in modo straordinario a ogni input, dando sempre il massimo”.