Anche Stefano Sorrentino è intervento alla Palermo Football Conference e non poteva che farlo sui portieri rosanero, Desplanches, nazionale Under 21 ma ancora non utilizzato da Corini in campionato, e Pigliacelli, il titolare: “Desplanches è un buon portiere a me piace molto – ha detto Sorrentino -. Il ruolo del portiere è delicato dove bisogna avere gerarchie. Pigliacelli è il titolare ed è giusto che continui lui. Il futuro di questo ragazzo dovrebbe essere molto importante. A Palermo ne ho visti tanti di portieri bruciati, quindi bisogna andarci piano, avrà le sue possibilità. Pigliacelli sta facendo bene quest’anno, ha degli alti e bassi come li hanno tutti. Secondo me il futuro è di Desplanches, però non sono né un dirigente né l’allenatore del Palermo”.
E a proposito dell’allenatore rosanero (e della contestazione subita dopo la sconfitta col Venezia), Sorrentino ha aggiunto: “A Palermo erano abituati in maniera diversi. Sono passati da undici allenatori diversi in una stagione neanche un esonero dopo una serie di sconfitte. Ci dobbiamo abituare agli investitori esteri che non vanno dietro la massa, il loro obiettivo sono i playoff, arrivare in A in tot anni. Se continuano a confermare l’allenatore vuol dire che sono in linea con i programmi. È chiaro che il mister è in difficoltà, infatti non vi nego che sono qua ma non lo chiamo, è giusto che sia tranquillo durante la sosta. In Italia abbiamo l’idea dell’esonero dopo 3-4 sconfitte, all’estero c’è un’altra cultura. Il Palermo è in piena zona playoff, non dimentichiamolo. Non la vedo tanto così negativa. Non dimentichiamo che fino a 4 anni fa il Palermo era in D, bisogna anche avere la pazienza di una programmazione. Non è scontato prendere i giocatori con i nomi e vincere subito, è chiaro che ci vuole tempo”.