Intervistato dal Corriere dello Sport, Emil Audero ha analizzato il momento dei rosanero e ripercorso la strada che lo ha portato a Palermo lo scorso mese di gennaio. L’ex Como è arrivato in prestito, ma non esclude la possibilità di rimanere: “Il primo a cercarmi è stato Osti, che conoscevo dalla Sampdoria – ha detto il portiere originario dell’Indonesia -. Poi sono arrivate richieste dalla Serie A, ma ho capito subito che qui c’era un progetto serio. Mi serviva una piazza viva, che ti dà stimoli. Palermo lo è. Una città che vive di calcio, che pretende, ma proprio per questo è speciale. Il futuro? Prestissimo parlarne. Sono in prestito secco, ho ancora due anni di contratto con il Como, ma ora penso solo a portare il Palermo più in alto possibile”.
Domenica il Palermo riceverà la capolista Sassuolo e Audero ritroverà Grosso che ha avuto alla Primavera della Juve: “Lo ricordo bene. È una persona di spessore e un allenatore che ha sempre fatto bene. Il Sassuolo ha un attacco fortissimo, con Berardi e Laurienté, ma anche noi abbiamo Brunori e Pohjanpalo. Diversi, ma si sono creati una loro chimica”.