Il finanziero italo-svizzero è stato intervistato da Trm, nel corso della rubrica “Zona Vostra”. Le sue dichiarazioni lasciano poche speranze ai tifosi rosanero
Ecco le dichiarazioni più interessanti rilasciate da Antonio Ponte, a Trm: “Purtroppo la situazione è cambiata totalmente in un modo davvero caotico che nessuno poteva aspettarsi. Non credo ai miei occhi nel vedere quello che sta accadendo tra chi ha comprato qualche mese fa. Tutto si è complicato. Parliamo di somme importanti (tra i 40 e i 50 milioni): chi vuole investire seriamente non basta che metta i 5 o 10 milioni, ma deve essere cosciente di dover coprire anche il resto. Il Palermo si salva solo con il raggiungimento della Serie A perché in caso di permanenza in B succederà il peggio“.
“Tra quello che si poteva fare a settembre e quello che si potrebbe fare ora c’è un po’ di differenza. Il rischio di permanenza in B è sempre più alto. Adesso c’è una società senza soldi, che costringe l’acquirente ad accollarsi tutti i debiti. Nella situazione attuale la vendita può portarla avanti la Sport Capital Group perché, legalmente parlando, il Palermo è passato da Zamparini a questa società”.
“Io ho preso il Siena dal fallimento nel 2014 e l’ho riportato in C ripartendo da zero. Ho questa esperienza ma non auguro ai rosanero di vivere una situazione del genere. Speriamo si possa trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, anche se ritengo molto complicato trovare qualcuno che si inoltri in questa pazzia finanziaria. Unire le forze con Follieri? Non lo conosco e non credo sia possibile, manca il tempo per capire. Zamparini? Sembra che sia totalmente fuori, è riuscito a vendere i suoi problemi cedendoli a questa società e adesso chi vuole trattare deve farlo con Facile e Coen. Cosa spero? Il Palermo si salva solo in caso di promozione e senza il supporto dei tifosi la squadra non riuscirà a farcela. Lo slogan dovrebbe essere ‘Tutti insieme si vince’. Si deve ricompattare ogni cosa, auguro al Palermo tutto il bene possibile ma credo di non essere in grado di entrare in società. Concludo però dicendo mai dire mai!”
