A scriverlo è La Gazzetta dello Sport che rivela anche l’esistenza di un’ingiunzione di pagamento da parte di un procuratore che rischia di creare una nuova emergenza stipendi
Gli sforzi di Rino Foschi (e le sue rassicurazioni) potrebbero essere vanificati da una ingiunzione di pagamento di un procuatore che vanta un credito di 3,5 milioni di euro col Palermo e non sembra più disposto ad aspettare. La richiesta, secondo quanto riporta oggi La Gazzetta dello Sport, rischia di bloccare la rata della mutualità della Lega e creare una nuova emergenza stipendi (la prossima tranche va pagata entro metà marzo).
Ma i retroscena svelati dal quotidiano sportivo vanno oltre: “Nei palazzi del calcio la preoccupazione è evidente – si legge nell’articolo firmato da Nicola Binda -. L’Aic non è tranquilla. Ma è soprattutto la Lega B, impegnata a garantire la regolarità del campionato, che invoca chiarezza. Il presidente Balata ha scritto alla Figc per attivare la Covisoc […] E pare che la Procura Federale stia indagando, ci sarebbero forse gli estremi per la nomina di un amministratore giudiziario. Ma la soluzione più efficace – anche se traumatica – sarebbe il fallimento”.
La Gazzetta spiega, infatti, che se il crac dovesse arrivare a campionato in corso si potrebbe salvare il titolo sportivo e quindi anche la categoria (com’è successo a Bari nel 2014). Se, invece, il fallimento dovesse arrivare a fine campionato, addio calcio professionistico e il Palermo sarebbe costretto a ripartire dalla Serie D (come è successo a Bari quest’estate).
