L’attaccante si è sbloccato dopo 352 minuti di astinenza, trovando il primo gol di testa. E grazie ai suoi 186 centimetri deve diventare la… torre
Centottantasei centimetri a disposizione del Palermo per fare male agli avversari. Centottantasei centimetri per incutere timore nei difensori e costringere i portieri avversari a raccogliere i palloni dal fondo della rete. Sono quelli di Andrea Saraniti, l’attaccante del Palermo che giovedì si è sbloccato a Castellammare di Stabia con un colpo di testa, trovando il gol 352 minuti dopo il suo primo ingresso in campo in questa stagione.
Bomber non lo è mai stato Saraniti. Basta pensare che tra i pro non è mai andato oltre le 9 reti quando militava nel Francavilla. Solo tra i dipettanti ha raggiunto la doppia cifra, prima all’Akragas, dove era ritornato giovanissimo dopo pochi mesi al Trapani nel 2005, prima di 4 stagioni di grazia: 24 gol con il Ragusa in Eccellenza nel 2011-12, 14 in serie D con il Messina nel 2012-13, 20 con l’Akragas in D nel 2013-14 e 12 con la Viterbese ancora in D nel 2014-15. Numeri che lo hanno lanciato nel calcio dei professionisti. Attaccante in grado di spaziare su tutto il fronte d’attacco, ha come pecca il non essere particolarmente incisivo sotto porta, e per un centravanti non è certo un difetto da poco.
Nelle due ultime stagioni ha messo a segno 4 gol, uno con la Viterbese e 3 lo scorso anno con il Vicenza, ma soltanto uno di testa, sugli sviluppi di una punizione, e 2 in contropiede. E se quest’anno cominciasse a capire che deve sfruttare tutti i suoi 186 centimetri?
