Silipo e Luperini sono le armi vincenti dell’allenatore, mentre la difesa praticamente ha osservato un turno di riposo perché inoperosa
Pelagotti 6. Praticamente inoperoso se non nel primo tempo per un colpo di testa dei lucani. Ha assistito all’incontro come spettatore non pagante.
Almici 6. Il difensore non ha sofferto praticamente nulla. La tattica scelta dal Potenza, infatti, gli ha fatto trascorrere un pomeriggio tranauillo.
Peretti 6. L’unico dubbio è legato al motivo per cui ha lasciato il campo anzitempo (dal 46′ Accardi 6. Per i difensori del Palermo si è trattato di un turno quasi di riposo).
Marconi 6. Non soffre nulla, ma in più rispetto ai compagni ha provato anche qualche cambio di gioco nel primo tempo.
Crivello 6. Cerca di spingere nel primo tempo sulla fascia sinistra, mentre nella ripresa si becca un giallo per aver fermato la ripartenza dei lucani.
Odjer 7. Un motorino inesauribile. Gioca tantissimi palloni, scende fino in difesa per rilanciare, ferma gli avversari e questa volta prova anche il tiro.
Broh 5,5. Da rivedere. Non è riuscito a dare il suo solito apporto, tanto che Boscaglia lo sostituisce all’inizio del secondo tempo (dal 53′ Luperini 7. Le sue abilità sulle incursioni sono ormai risapute ed anche questa volta riesce a trovare il gol in questo modo. Davvero un maestro nel trovare il momento giusto per inserirsi).
Kanoute 5,5. Sarà la stanchezza accumulata o il Potenza che lo chiude. Ad ogni modo, però, appare la brutta copia di quello ammirato nelle giornate precedenti (dal 53′ Silipo 7. Aveva voglia e lo ha dimostrato 30 secondi dopo essere entrato in campo, impegnando Marcone. Salta spesso l’avversario e sforna l’assist decisivo).
Rauti 6. Raggiunge la sufficienza grazie all’impegno, pressoché costante. Ma anche lui ha disputato una partita al di sotto delle aspettative (dal 72′ Lucca 6. Meriterebbe di più per la voglia. Sfiora il gol appena entrato, ma poi si fa ammonire in modo ingenuo)
Floriano 6. Una partita di sostanza, la sua, anche se giocare contro un Potenza che schiera tre linee in quindici metri non è semplicissimo.
Saraniti 6,5. E’ in stato di grazie e lo si vede. Prova la conclusione ogni volta che può, sfiora la rete in un paio di occasioni e nell’azione del gol vittoria, viene anticipato per una manciata di centimetri.
Boscaglia 7. Vince la partita grazie ai cambi. Al contrario si potrebbe optare che ha sbagliato formazione, ma i sostituti non avevano i 90 minuti nelle gambe e, allora, ha ragione lui.
