Il dato positivo è che ancora una volta, contro una big del campionato, il Palermo non ha perso. Il 2-2 di Cremona conferma questa tendenza: dopo aver pareggiato a Parma e a Como, dopo aver vinto a Venezia e in casa contro il Como e la stessa Cremonese, sabato è arrivato un altro pari che alla vigilia probabilmente sarebbe stato accolto di buon grado. Alla vigilia. Perché poi, al 90’ era più il rammarico che la soddisfazione.
E non è la prima volta. Come a Parma o a Como, i rosanero si mangiano le mani per un’altra chance buttata alle ortiche. A Como il Palermo aveva subito il gol del 3-3 nel recupero su rigore dopo una clamorosa ingenuità di Marconi; a Parma nel recupero la squadra di Corini ne subì addirittura due, passando dall’1-3 al 3-3.
Sabato, a Cremona, la frittata è stata confezionata nei primi cinque minuti del secondo tempo, in superiorità numerica: dallo 0-2 al 2-2. Poi è mancata la forza e la lucidità per vincerla con una Cremonese super agguerrita. Sei punti persi per strada negli scontri diretti che avrebbero dato una sostanza diversa alla classifica dei rosanero.