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Tifosi rosanero emigrati: “Verona stiamo arrivando”

Per chi vive fuori dalla Sicilia, seguire il Palermo in trasferta significa non solo poter stare vicino alla squadra del cuore, ma anche e soprattutto risentire, anche se solo per il breve spazio di una partita, il caldo abbraccio della propria Terra.

Sono tanti i palermitani che vivono in giro per l’Italia, disposti a macinare chilometri su chilometri per poter vedere dal vivo la squadra rosanero. Anche stasera, dunque, al Bentegodi i ragazzi allenati da Stellone potranno contare sull’affetto e sull’incitamento costante ed instancabile dei propri tifosi; alcuni arriveranno da Palermo, altri invece sono gli emigrati residenti al Nord ed al centro del Paese. Tutti si ritroveranno davanti allo stadio, per trasformare, almeno per un’ora, il settore ospite dell’Hellas Verona in un piccolo “Renzo Barbera“:

Io partirò da Vercelli – racconta Giorgio Vallone fondatore della pagina facebook “Siamo Solo Palermitani– e conto di raggiungere nel primo pomeriggio alcuni ragazzi che vivono a Milano. Saremo in tutto otto, da qui con due auto ci muoveremo alla volta di Verona.

Antonella La Mendola – admin della stessa pagina – partirà da Firenze. Prima tappa Bologna, poi con un gruppo di tifosi che vivono in Emilia proseguirà il viaggio verso la città veneta.

“Finirò il mio turno di lavoro alle 16 – dice Antonella – il tempo di cambiarmi e mi metterò in viaggio. Terminata la gara tornerò a Firenze solo a notte fonda. La fatica non si avverte quando c’è una passione così forte, è più pesante restare a casa e seguire la partita da dietro un monitor. Da sola sono andata a Venezia, a Salerno, a Carpi ed a Foggia, per non parlare della trasferta dello scorso dicembre a Cesena, ho percorso da sola in autostrada, mentre nevicava,  ben 275 chilometri.”

C’è anche chi come Michele Meschis, che da tanti anni vive a Verona, aspetta questa partita con particolare emozione:

Ho lasciato Palermo nel 1999, appena arrivato a Verona mi colpì molto una frase che lessi sui muri: c’era scritto “chiamami cane, ma non chiamarmi italiano”. Mi spiace dirlo ma i veronesi sono un po’ discriminanti verso tutto ciò che non è veneto. E’ una questione di ignoranza, che spesso porta al fanatismo. Anche se non in tutti, in alcuni veneti c’è ancora molto pregiudizio. Questa partita contro l’Hellas Verona è la gara che attendo con più impazienza, dopo naturalmente quella contro il Catania. Stasera non voglio assolutamente mancare a questo mio derby personale. Con me ci sarà un mio amico che verrà da Palermo, spero tanto in un risultato positivo.”

“Per noi che viviamo lontano dalla nostra città – conclude Massimiliano Cangemi, co-fondatore di “Siamo Solo Palermitani” – andare in trasferta al Nord ha un significato importante,  è sentirsi a casa, sia prima che dopo la gara, è come rivivere un viaggio a Palermo, si sta insieme tutto il giorno, si incontrano tifosi rosanero, si respirano i nostri colori, si risente il nostro dialetto. Il Barbera ci manca, ma per come tifiamo è lo stesso di stare giù.  E’ una enorme fatica, perché spesso si parte la mattina e si torna anche all’alba, ma per chi è emigrato è un irrinunciabile modo di sentirci ovunque, sempre e per sempre palermitani.”

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