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Verona-Palermo, un pari che scontenta tutti

I rosanero poco attenti e leziosi impattano contro gli scaligeri e non vanno oltre il pareggio. Gara dal clima surreale al Bentegodi per lo stadio lasciato vuoto dai tifosi dell’Hellas, radunatisi fuori dall’impianto per protestare contro il presidente Maurizio Setti

Partita opaca e costellata da errori per la squadra di Stellone che manda in campo la coppia d’attacco Nestorovski-Moreo e schiera un 4-4-2- che in fase di possesso palla diventa un audace un 4-2-4. Primi minuti di gioco di marca rosanero, con il Verona che fatica a contenere l’esuberanza del Palermo. Ma nonostante la grossa mole di gioco la squadra palermitana non riesce finalizzare l’ultimo passaggio, una manovra troppo prevedibile lascia spazi al contropiede dell’Hellas che, superata la timidezza della prima frazione di gioco, agisce di rimessa e trova il gol del vantaggio al 32′:  azione di Lee sulla trequarti  e pallone al limite dell’area per Matos che serve Di Carmine, lasciato tranquillo di battere a rete da Bellusci.
E’ l’ 1 -0 per l’Hellas che cambia l’inerzia della gara, i giocatori di Grosso prendono coraggio, si affidano alle ripartenze e sfiorano il raddoppio al 42′ con Crescenzi che viene fermato al momento del tiro da Bellusci che riesce a mandare la palla in calcio d’angolo.

L’ inizio del secondo tempo è decisamente migliore per il Verona,  il Palermo non riesce a ricompattarsi, i reparti  sembrano scollegati, il gioco offensivo è sterile e poco efficace. La pioggia battente, la mancanza di lucidità della squadra rosanero, i troppi passaggi sbagliati, favoriscono la squadra scaligera che gestisce con facilità la partita.

Al 61′ Stellone manda in campo Salvi al posto di Rispoli, il numero 14 del Palermo sembra tenere il passo meglio del compagno e al 66′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Trajkovski, arriva il gol del pareggio grazie a Rajkovic che con un imperioso stacco di testa batte Silvestri.

Al 77′ fuori  Nestorovski e dentro Puscas e all’86’ Embalo sostituisce Trajkovski. Finale convulso e risultato sempre in bilico. La gara finisce in parità con il Palermo che conserva il primato, ma perde l’occasione per allungare il passo sulle inseguitrici.

La partita, che nel primo tempo si era messa male per una errata lettura tattica di Stellone, non pregiudica di certo il cammino del Palermo, che deve ritrovare umiltà e cattiveria agonistica. La squadra rosanero si è troppo specchiata  in sè stessa ed è mancato il cinismo e la giusta attenzione per chiudere una gara che era assolutamente alla portata del Palermo. Sottotono le prestazione di Falletti e di Trajkovski. Il pari lascia scontente entrambe le compagine, ma per come si stava mettendo la partita e per le pesanti condizioni del campo, un punto è un risultato tutt’altro disprezzabile.

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