Nuovi dettagli sull’operazione di acquisizione del club rosanero. Conferme dalla Camera di commercio, a cui è stata recapitata la “comunicazione unica di indicazione variazioni quote, azioni, soci e consorzi”.
Il Palermo calcio è stato ceduto, adesso anche per il Registro delle imprese italiane. Nella giornata di lunedì è stata presentata con il numero di protocollo 62051/2018 la “Comunicazione unica di indicazione analitica variazioni quote, azioni, soci e consorzi”, che va recapitata alla Camera di Commercio entro sette dalle firme che hanno siglato un “trasferimento ed altre operazioni su quote di società”. “Un altro tassello in più nel mosaico che si sta componendo dopo l’annuncio dell’uscita di scena di Zamparini”, si legge oggi su La Repubblica-Palermo.
Dunque si dirada ancora un po’ la fitta nebbia che avvolge l’operazione di acquisizione del Palermo da parte di una “multiproprietà” inglese, rappresentata da Clive Richardson, ceo di Global Futures Sports&Entertainment Limited. Società veicolo dalla quale, come abbiamo raccontato, parte una piccola galassia di altre società, alcune delle quali quotate in borsa, che compartecipano alla proprietà del club rosanero, come ammesso tanto da Richardson quanto da Maurizio Zamparini in occasione della conferenza stampa di presentazione al “Barbera”. Da registrare inoltre un nuovo aumento di capitale nelle società di John Micheal Treacy: Imaginatik Plc, che il 2 novembre aveva già inserito 4,7 milioni, ha stanziato aumento per 9,5 milioni in due tranche, il 5 ed il 7 dicembre.
E tra i soci di Treacy in Imaginatik Plc spunta il nome di Nigel John Burton. Amministratore delegato e direttore esecutivo della compagnia di estrazione petrolifera e di gas Nu- Oil and Gas Plc, meglio conosciuta sui mercati come Enegi Oil Plc, con sede a Manchester e quotata alla borsa di Londra, Burton, si legge su La Repubblica-Palermo, con Treacy “condivide alcuni investimenti oltre che all’interno della Imaginatik Plc anche all’interno della Polemos Plc, società in cui occupa la poltrona di presidente non esecutivo”. Non si conosce ancora l’identità degli investitori, alcuni dei quali, ha spiegato Maurizio Belli, hanno chiesto riservatezza per via della quotazione in borsa. Però, conclude La Repubblica-Palermo, “la tempistica nelle operazioni e i movimenti di denaro continuano a coincidere, testimoniando la cessione”.
