
L’intervista all’attaccante che nella seconda metà degli anni ’70 fece parlare di sé con la maglia rosanero. Indimenticabile la sua “bicicletta”. Adesso il macedone può superarlo.
A -1 da Vito Chimenti: contro il Padova Ilija Nestorovski ha realizzato il suo trentunesimo gol con la maglia del Palermo, diventando l’ottavo miglior marcatore della storia rosanero. Adesso in scia c’è quell’attaccante che tra il ’77 e il ’79 fece parlare di sé, sotto l’ombra di Monte Pellegrino, per i gol e per la famosa “bicicletta”.
Chimenti, intervistato dal Giornale di Sicilia, ha un auspicio per il capitano rosanero: “Gli auguro di fare ancora tanti gol, perché il Palermo merita la Serie A. Ho visto un’ottima squadra, che però ha bisogno di una tifoseria ancor più vicina. Lui li ha fatti in tre stagioni, io invece per arrivare a farne 32 ho avuto bisogno solamente di due campionati. Gli auguro comunque le migliori fortune, perché è quello che merita il Palermo per andare avanti da qui fino alla fine”.
Due stagioni con la maglia del Palermo, prima dell’esordio in Serie A con il Catanzaro. Chimenti evidenzia le grandi differenza tra quel calcio e il gioco di oggi: “Ai miei tempi era diverso, oggi ci sono più spazi e si gioca più in profondità, prima si giocava nell’uno contro uno e bisognava superare gli avversari per poter segnare. Io dovevo vedermela con Vierchowod e Brio… “.
