
Sabato scorso contro il Livorno meno di seimila spettatori. In questa stagione, è andata peggio soltanto in due occasioni. E gli appelli di Stellone e dei calciatori non hanno prodotto risultati.
La terza peggior affluenza stagionale al “Renzo Barbera”: in occasione di Palermo-Livorno, match della sedicesima giornata di Serie B, in scena sabato scorso, lo stadio rosanero ha fatto sentire tutta la propria… assenza. 5.734 spettatori presenti, 2.210 abbonati e 3.524 possessori di biglietto. E dire che nei giorni precedenti alla partita ci affrettava, tra tifosi ed addetti ai lavori, a dare previsioni più che ottimistiche sulle presenze allo stadio.
Non è bastato dunque l’esordio di Clive Richardson e Dean Holdsworth, per la prima volta in tribuna da quando si è dato l’annuncio di closing quasi fatto. Con loro anche Jake Lee, procuratore e osservatore, nuova figura all’interno della partnership tra Global Futures Sports e Sport Capital Group. Il “Renzo Barbera” semivuoto, il Palermo che sbatte sul muro amaranto e la sensazione che, al netto delle condizioni meteo avverse, i tifosi rosanero non abbiano ancora le idee chiare sul passaggio di mano che potrebbe portare il club di viale del fante in nuove mani inglesi.
Era andata peggio soltanto con Cosenza e Perugia. Contro il Grifo 5.313 presenti, qualche decina in meno rispetto a sabato scorso; per il match contro i calabresi appena 4.513 spettatori. Considerando per difetto la capienza dello stadio del Palermo, in quell’occasione i seggiolini occupati erano meno del 13% del totale. Un dato che non può stupire, se si prende in oggetto il record di presenze stagionali al “Renzo Barbera”: 9.222, per Palermo-Pescara.
