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Zamparini si sfoga: “Io trattato come uno straccio. Palermo il mio orgoglio, ma ora…”

L’ex patron rosanero, intervistato da Mediagol.it, parla a ruota libera: “Non avrei mai pensato di andare via perché cacciato da Palermo. Nell’ultimo anno e mezzo ho detestato il calcio”

Senza filtri. Intecettato dalla redazione di Mediagol.it, Maurizio Zamparini conferma l’avvenuta cessione del Palermo: “Il Palermo l’avevo già ceduto lo scorso 30 di novembre e non ieri – ha detto al sito internet palermitano -. Come quando si fa un preliminare per acquistare una casa, poi si versa la caparra e infine c’è la firma del contratto. La società è quotata in borsa e ha bisogno di determinati permessi. Il finanziatore dell’operazione mi ha già dimostrato di avere i soldi, altrimenti sarebbe un pazzo a montare un’operazione del genere. Siete voi a Palermo che sembrate dipendenti dalla Procura della Repubblica”.

E a proposito dell’aspetto sportivo, Zamparini ha aggiunto: “Lascio per mio orgoglio una squadra che lotta per ritornare in Serie A, ma l’obiettivo del Palermo quando è stato in B è sempre stato lo stesso: lottare per il vertice. Quando siamo stati in A invece era quello di portare la squadra in una posizione di classifica che non aveva mai visto prima. E come ringraziamento sono stato gettato via come uno straccio. Ho amato il calcio fin da bambino, ma l’ultimo anno e mezzo ammetto di averlo detestato. Non avrei mai pensato di andare via perché cacciato da Palermo. Il mercato di gennaio non porterà stravolgimenti, si deve mantenere l’ossatura e magari intervenire con un paio di operazioni che già Rino Foschi ha già programmato. Quello che manca ora alla squadra non sono i soldi ma l’entusiasmo dei tifosi. Bisogna amare la propria città e i propri colori”.

 

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