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Brignoli o Pomini, l’eterno duello tra i portieri del Palermo

L’arrivo di Brignoli dalla Juventus, quest’estate sembrava aver risolto una volta e per tutte l’annosa questione del portiere: uno è titolare, l’altro è la riserva, ma non è andata proprio così…

Se c’è un aspetto sul quale Stellone finora non ha sbagliato nulla, è la gestione del gruppo. Che sia turn-over o rotazione poco importa. Il tecnico romano è entrato nello spogliatoio a fine settembre, dicendo ai suoi giocatori che il Palermo è la squadra più forte della Serie B, che tutti possono essere protagonisti e che ha una squadra di 22 titolari. Detto e dimostrato. A parte Accardi, Ingegneri, Embalo e Lo Faso, tutti gli altri più o meno hanno trovato spazio.

Anche tra i due portieri si è creata una carta alternanza che Stellone usa anche per tenere sempre sulla corda il titolare, che resta comunque Brignoli. Ma per la serietà con cui lavora giornalmente Pomini, per l’importanza che ricopre all’interno del gruppo e per quanto fatto vedere in campo l’anno scorso, Stellone lo ha voluto premiere più di una volta, preferendolo all’ex portiere del Benevento: la prima da titolare Pomini l’ha giocata a Carpi, poi contro il Livorno in casa, quindi a Cittadella. Risultato: 2 vittorie, un pareggio e almeno 3 interventi (2 contro i toscani in casa, uno domenica scorsa) che hanno salvato il risultato.

Nulla da dire, comunque, finora a Brignoli che dal canto suo ha portato più di un punto alla causa, nonostante l’avvio non proprio dei migliori: finora il numero uno rosanero ha giocato 15 partite di campionato. 12 i gol subiti.

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