
Le parole del centrocampista bosniaco al Corriere dello Sport: “L’importante è che tutte le partite che faccio rimangano le cuore e nella mente dei tifosi”
Voglia di restare “in una città che amo e nella quale la famiglia si sono perfettamente integrati”. Firmato Jajalo. Il centrocampista bosniaco è sempre di più un punto fermo del Palermo di Roberto Stellone: 1.440 minuti giocati, il più impiegato insieme a Rajkovic, mai sostituito, primo nella speciale classifica dei passaggi effettuati, con 969 suggerimenti (in media 60 per match).
“Non ho mai detto di volere andare via – rivela Jajalo al Corriere dello Sport –, finché sono qui c’è solo Palermo. Intanto, la Serie A. Rinnovo? Un eventuale contratto dovrà essere vantaggioso per me e per il club. E in quanto al discorso economico, da quando sono arrivato mi accordo con la società su come e quando percepire gli stipendi. Non è un segreto e neppure un problema”.
“Se la fedeltà e i rapporti contano ancora qualcosa – scrive Salvatore Geraci – nel nuovo Palermo british al regista protagonista di un’annata straordinaria potrebbe essere offerto un contratto biennale o addirittura a tempo… indeterminato, cioè con la prospettiva di una carriera da dirigente considerato che parla diverse lingue, vanta una straordinaria esperienza internazionale e la nuova società è orientata a puntare su personaggi che possano rappresentarla anche nel mondo. Jajalo per sempre, insomma”.
Adesso Jajalo è al quarto posto per presenze all time in campionato relative agli stranieri del Palermo: insegue Fabio Simplicio, distante 4 lunghezze, e Abel Hernandez, a +6. Il sogno è superare Cesto Vycpalek, anche se per il bosniaco “l’importante è che tutte le partite che faccio rimangano le cuore e nella mente dei tifosi”.
