
L’intervista ad uno dei più amati allenatori della recente storia rosanero: “Zamparini è sicuramente un presidente sui generis e sempre presente, forse troppo, ma… “
Nel novero degli allenatori più amati della storia recente del Palermo, un posto privilegiato è sicuramente riservato a Delio Rossi. Arrivato nel capoluogo siciliano nel novembre del 2009, sei mesi dopo aver salutato la Lazio, Rossi si rese protagonista di due eccezionali stagioni alla guida dei rosanero: nel 2009/10 sfiorò la qualificazione ai preliminari di Champions League, piazzandosi al quinto posto (miglior piazzamento assoluto nella massima serie) alle spalle della Sampdoria; la stagione 2010/11 è ricordata soprattutto per la storica finale di Coppa Italia all’Olimpico contro l’Inter post Triplete.
Ai microfoni di ForzaPalermo.it, il tecnico riminese è tornato a parlare del Palermo, dei ricordi rosanero che porta con sé e dell’ex patron Maurizio Zamparini, che per Rossi è “sicuramente un presidente sui generis e sempre presente, forse troppo” ma che è “molto innamorato del calcio e certamente anche del Palermo. Per creare un futuro bisogna rispettare il passato -dice l’ex allenatore rosanero -, Zamparini ha fatto delle cose molto buone e come capita ad ogni uomo ha commesso qualche errore”.
La finale dell’Olimpico resta tra i ricordi indelebili della storia del Palermo, tanto per i tifosi quanto per lo stesso Delio Rossi: “Paradossalmente il mio momento più bello a Palermo coincide con quello più triste, la finale di Coppa Italia. Ero consapevole delle difficoltà con il presidente e mi sarebbe piaciuto lasciare il ricordo di una vittoria, un trofeo in bacheca. Sarebbe stato il ricordo più bello che avrei lasciato perché ero già consapevole che sarei andato via”. E in chiusura, sul proprio futuro Rossi rivela: “Qualcosa si è mosso in questi mesi ma bisogna trovare la situazione giusta, in modo che le mie capacità possano essere di aiuto alla società che mi sceglie”.
