
L’intervista del Corriere dello Sport all’attaccante rumeno: “Sono del Palermo, cerco di dare tutto per questa squadra che ha creduto in me e voglio ripagarne la fiducia contribuendo al ritorno in A“
Ancora pochi giorni prima del ritorno in campo: il Palermo scalda i motori in vista della prima giornata di ritorno di Serie B, venerdì sera al Renzo Barbera contro la Salernitana. E mister Stellone comincia a disegnare l’undici anti granata, che vedrà i rientri fondamentali di Antonio Mazzotta, Slobodan Rajkovic e Ilija Nestorovski. Con il ritorno del capitano rosanero, la panchina potrebbe toccare a George Puscas.
Il rumeno, intervistato da Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, ha parlato proprio della convivenza con il macedone: “Non è un problema. Certo, abbiamo le stesse qualità, siamo due punte centrali e cerchiamo il gol. A me piace giocare con lui – ammette il Puscas – e anche “Nesto” la pensa come me perché in allenamento ci troviamo con facilità. Poi dipende dal modulo e dalle decisioni del mister”.
Un ruolo da protagonista nel girone di ritorno? “Sia che entri dalla panchina o dal primo minuto, voglio dare il massimo contributo per la squadra e per vincere le partite. Sono del Palermo, cerco di dare tutto per questa squadra che ha creduto in me e voglio ripagarne la fiducia contribuendo al ritorno in A. Da Tedino e Stellone – continua il numero 29 rosanero – ho imparato molte cose ed anche che l’aspetto decisivo è farsi trovare pronti. Normale che un attaccante si aspetti sempre di più. Anch’io sono esigente con me stesso e penso di non avere dato tutto quello che ho dentro. Dunque, spero in un 2019 migliore. L’importante è che il Palermo vinca”.
Il Palermo comanda la classifica della Serie B: 5 punti di distacco dalle inseguitrici Brescia e Pescara, ma c’è tutto il ritorno da giocare: “L’obiettivo di tutti è il primo posto e la promozione in Serie A. Da me stesso, mi aspetto di essere più presente e di segnare di più. So che ho tanto da dimostrare. Non importa quanti minuti possa accumulare, c’è sempre tempo per risolvere una partita. Solo pensando all’obiettivo finale mi vengono i brividi”, conclude Puscas.
