L’intervista al centrocampista polacco classe 1994: “La promozione è l’obiettivo mio e di tutta la squadra, ma dobbiamo ancora lavorare tanto per arrivare al traguardo”
“Lo scorso campionato è già in soffitta da tempo. Nessuno spettro, resta un ricordo dal quale abbiamo tratto insegnamento”. Parola di Radoslaw Murawski. Il centrocampista rosanero, arrivato in Sicilia nell’estate del 2017, è stato intervistato dal Corriere dello Sport.
Il Palermo è primo in classifica e viaggia ad una media di 2,05 punti a partita. Lo scivolone contro la Salernitana non preoccupa il polacco: “Rappresenta un incidente di percorso che proveremo a superare già sabato a Cremona. Guardo al 2019 con ottimismo, voglio togliermi tante soddisfazioni insieme ai miei compagni ed ai nostri tifosi. La promozione è l’obiettivo mio e di tutta la squadra, come quello di giocare nel “Renzo Barbera” pieno di tifosi, contro un top club: sarebbe un’emozione incredibile. Ma dobbiamo ancora lavorare tanto per arrivare al traguardo”.
Sabato si va a Cremona. Sfida insidiosa contro una squadra in salute. Il Palermo arriverà allo stadio Zini preoccupato? “E perché? Assolutamente no. Il nostro è un grande gruppo – afferma Murawski – solido fisicamente e mentalmente. Non scenderemo in campo con la paura di dover vincere a tutti i costi ma consapevoli dei nostri mezzi”. Il centrocampista classe 1994 ha realizzato un solo gol in stagione: “Il gol per un centrocampista dalle mie caratteristiche non può diventare un’ossessione. Quello che conta è dare il proprio contribuito. Non è importante chi segna – conclude – quanto vincere. E si vince tutti insieme”.