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I legali di Zamparini al contrattacco. Ecco la loro richiesta

Lo staff degli avvocati dell’ex presidente del Palermo annunciano le prossime mosse

“La Cassazione ha rigettato il ricorso sugli arresti domiciliari, ma, come noto, può solo giudicare su vizi di legittimità, mentre nel caso nostro sono i fatti soprattutto rilevanti”. Lo sostiene lo staff dei legali di Maurizio Zamparini in una nota inviata all’ANSA sulla decisione assunta dai giudici della Suprema corte di confermare gli arresti domiciliari all’imprenditore friulano nell’ambito delle indagini sulla gestione del Palermo.
La Cassazione – prosegue la nota dell’ufficio legale di Zamparini – che non giudica nel merito, ha sentenziato che la richiesta per come presentata è possibile e pertanto sono possibili gli arresti domiciliari in via cautelativa. La stessa Corte ha escluso gli illeciti fiscali ed il riciclaggio, rigettando tutte le richieste del pm. In ogni caso, è intenzione della difesa presentare istanza di revoca fondata sull’ormai definitiva uscita di Zamparini dalla proprietà e dalla gestione della società calcistica; e ciò senza dover neanche tornare alle numerose questioni di merito relative alle contestazioni avanzate“.
L’ordinanza del Tribunale del riesame – scrive l’ufficio legale dell’ex patron del Palermo – che disponeva gli arresti cautelari a Zamparini sosteneva che per il suo passato malavitoso era ancora in grado di delinquere essendo da ritenersi il proprietario e dominus del Palermo, anche se non faceva più parte del CdA. La richiesta di revoca immediata viene fatta perché i presupposti che il riesame ha esaminato per la sua pronuncia di ottobre 2018 non esistono più. Infatti a dicembre 2018 è stata ceduta da Zamparini la proprietà del Palermo e lo stesso non ricopre più nessuna carica sociale né può interferire con qualsivoglia decisione societaria“.
Nel merito degli arresti domiciliari confermati dalla cassazione, i legali di Zamparini sostengono che “la misura cautelare che doveva impedire le interferenze su decisioni societarie amministrative e di bilancio essendo nell’ottobre 2018 Zamparini ancora proprietario del Palermo, oggi non ha più alcuna ragione di esistere in quanto lo stesso Zamparini ha ceduto la proprietà del Palermo“.

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