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Neppure Clive Richardson (sostiene) ha capito a chi appartiene il Palermo

Difficile spiegare cosa succede al Palermo, se neppure l’uomo simbolo del team inglese, che tramite la Sport Capital Group ha rilevato il club, è in grado di dire a chi appartiene realmente il club

Intervistato dal Giornale di Sicilia, l’ex (forse) presidente del Palermo Clive Richardson rivela altri dettagli riguardo al percorso che ha portato la società di viale del Fante da Zamparini ai fantomatici inglesi della Sport Capital Group e da qui ad un passo dal baratro. Ma quello che fa più specie è che lo stesso Richardson sembra ignorare l’attuale situazione e cioé a chi appartiene, oggi, il Palermo. La domanda sorge spontanea, come avrebbe detto Antonio Lubrano: ma Richardson ci fa o ci è?

Alla domanda “adesso si può sapere chi sia il proprietario del Palermo?”, ecco come risponde l’inglese: “Me lo sono chiesto anche io! Non mi è stata data una risposta diretta, motivo per cui ho scelto di lasciare. Non credo arriveranno i 3 milioni in questa settimana. Non arriveranno da Sport Capital Group”.

E a proposito della querelle Foschi-Holdsworth aggiunge: “Holdsworth è stato ingaggiato il 3 gennaio con la carica di direttore sportivo da Emanuele Facile. Gli hanno fatto un contratto di 7 mesi. Al mio gruppo è stato chiesto di portare 3 o 4 giocatori per aiutare la squadra. Abbiamo incontrato Stellone l’8 gennaio e discusso dei rinforzi necessari. Il nostro primo ingaggio è stato Gunnarssson e avevamo altri 3 giocatori pronti, ma a causa delle difficoltà avute con Foschi li abbiamo piazzati altrove”.

Richardon sa tante cose, come è normale che sia per uno che si trova in cima all’organigramma di un club, ma non ne spiega tante altre ed è difficile che non si sia posto determinate questioni, pur apponendo firme su firme: per esempio, come avrebbe potuto pagare gli ingaggi di 4 nuovi giocatori, il “suo” Palermo, se in cassa non ci sono neppure i soldi per le urgenze quotidiane? Chi avrebbe dovuto mettere i soldi, se non la Sport Capital Group di cui lui è uno dei soci assieme a Facile e a Treacy? Sta ammettendo di essere un fantoccio in mano di qualcun altro, ok. Ma non può non sapere cosa ha firmato, non può ignorare con chi ha avuto a che fare (il faccendiere Corrado Coen), non può non sapere cosa si è archittettato alle spalle dei tifosi e della squadra, che adesso (davvero) non sanno più a chi appartiene il Palermo.

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