L’intervista al proprietario della Damir srl: “Se si parla da anni di una cessione societaria perché questi documenti non erano già pronti? Sagramola se ne sta già occupando in prima persona ma c’è ancora tanto da fornire”
“Io voglio contribuire affinché questa documentazione sia la più completa e trasparente possibile”. Parla Dario Mirri, l’imprenditore palermitano, proprietario della Damir srl, che ha acquisito i diritti pubblicitari del Palermo calcio per i prossimi 4 anni. Mirri ha adesso un’opzione sulla vendita delle quote societarie (fino al 14 marzo), ma ha chiesto e non ancora ricevuto la documentazione necessaria a quantificare la situazione debitoria del club.
“Non sto chiedendo la luna, anzi mi chiedo se gli inglesi abbiano chiesto qualcosa sui contenziosi in corso – dice Mirri intervistato dal Giornale di Sicilia -. C’è stato il bilancio, che è un documento pubblico, ma quando acquisisci una società, acquisisci anche i suoi debiti: bisogna capire che debiti siano. Se si parla da anni di una cessione societaria perché questi documenti non erano già pronti? Io voglio aprire viale del Fante – continua l’imprenditore – chiedo l’autorizzazione a rendere pubblici questi documenti perché non ho niente da nascondere. Non sono nel dettaglio cosa manchi, Sagramola se ne sta già occupando in prima persona ma c’è ancora tanto da fornire”.
Nel contratto stipulato tra Mirri e il Palermo, c’è una penale (5 milioni, qualora il venditore decida di non cedere le quote entro i termini stabiliti, ndr): “Questo è nell’ipotesi in cui arriva qualcuno disposto ad acquistare il Palermo e la De Angeli, proprietaria delle quote, decidesse di non vendere. L’hanno messa gli avvocati ma quello è lavoro loro. Se però Foschi parla di due possibili gruppi non credo abbiano intenzione di restare proprietari. L’acquirente? Se lo trovo io o lo trova Foschi è la stessa cosa. Non è che guadagno qualcosa se trovo io l’acquirente”, conclude Dario Mirri.