Le parole dell’ex centrocampista rosanero, oggi allenatore della Primavera del Sassuolo: “Con l’affetto che questa città prova nei confronti della squadra per recuperare il rapporto serve veramente poco”
“Con l’affetto che questa città prova nei confronti della squadra, per recuperare il rapporto serve veramente poco”. Ne è sicuro Stefano Morrone, storico ex centrocampista del Palermo, in Sicilia nelle stagioni 2002/03 e 2004/05, che intervistato dal Giornale di Sicilia dice la sua sulla situazione odierna in casa rosanero.
“Il Palermo? È lì in alto e l’importante è rimanerci fino alla fine, intanto – dice Morrone -. Poi è normale che le difficoltà provenienti dall’esterno possano influire, ma certe cose vanno vissute da dentro, non è semplice. Nonostante tutti questi problemi, però, la squadra sta facendo bene. Se si trovano lassù vuol dire che tutti stanno facendo un ottimo lavoro”.
In confronto all’attaccamento che i tifosi rosanero dimostravano ai suoi tempi, oggi sembra di vedere un’altra piazza. Morrone lancia un messaggi ai supporter palermitani: “È un peccato, perché dopo tanti anni belli è giunto un momento particolare. Con l’affetto che questa città prova nei confronti della squadra per recuperare il rapporto serve veramente poco. È un momento di passaggio, tante società lo vivono, ma l’importante è ripartire”.
Sabato andrà in scena Cosenza-Palermo. Per Morrone, doppio ex della sfida, tra gli uomini di Stellone uno su tutti può fare la differenza: “Nel Palermo sicuramente Jajalo, è una pedina importante e lo sta dimostrando. Il Cosenza invece ha una solidità di squadra tale da poter dire che il suo vero punto di forza sia il gruppo, più che un singolo”.