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Palermo, cinque tappe per volare in A

Inizia lunedì un mini torneo a tre che assegnerà due posti per la promozione diretta e lascerà i play-off a una fra Brescia, Lecce e Palermo come porta di servizio per accedere al massimo campionato

Cinque vittorie per la A. Quindici punti, infatti, sarebbe il massimo bottino di punti a disposizione nelle ultime cinque giornate di campionato e permetterebbe al Palermo di non guardare cosa fanno le dirette concorrenti nelle rispettive partite. Padova, Livorno, Spezia, Ascoli e Cittadella, in ordine di calendario, saranno le avversarie che i rosanero si troveranno sulla strada fra loro e la promozione diretta in serie A. Un susseguirsi preciso di partite in casa e in trasferta che a cominciare da lunedì alle 21 al “Barbera” porterà il Palermo a giocare tre partite davanti ai propri tifosi e due fuori casa.

È il momento della verità dopo un anno trascorso fra alti e bassi, dopo il girone d’andata chiuso al comando come nello scorso campionato e quello di ritorno dal ritmo titubante proprio come accadde un anno fa. Quello che è diverso, però, è il modo in cui il Palermo arriva alla fase decisiva della stagione a cinque giornate dalla fine. L’anno scorso i rosanero erano alla vigilia della partita che poi avrebbero perso a Venezia determinando il cambio di allenatore con l’esonero di Bruno Tedino e l’arrivo di Stellone in panchina; quest’anno dopo una fase che ha fatto tremare tutti i tifosi con la vetta della classifica arrivata ad essere lontana fino a sette punti, la squadra sembra in salute e trasmette la sensazione di avere raggiunto la concretezza necessaria per arrivare fino in fondo.

A Benevento, nonostante le super parate di Brignoli, i rosanero hanno gestito il pallone con autorevolezza e hanno segnato nei momenti decisivi della partita. Se non fosse stato per l’errore di marcatura di Pirrello su Asencio, poi, probabilmente nemmeno sarebbe arrivato il gol sul finire che ha rischiato di rimettere in discussione tutto. E non è successo perché questa volta i rosanero sono riusciti a chiudere la partita quando ne hanno avuto l’opportunità. E pensare che di punti per strada il Palermo ne ha lasciati tanti. Basterebbe contare solamente il pareggio contro il Brescia e la sconfitta, per la verità immeritata, contro il Pescara: questi tre punti in più, oltre il fatto che i lombardi ne avrebbero uno in meno, in questo momento darebbero una prospettiva ancora più bella alla classifica che la squadra di Stellone è comunque riuscita a far tornare piuttosto gradevole per sé e per i tifosi rosanero.

Manca l’ultimo sforzo con la consapevolezza che se il Palermo fa il proprio compito sarà il calendario a dargli una grossa mano. Nelle ultime cinque partite del girone d’andata i rosanero hanno messo insieme tre vittorie e due pareggi: se ripetessero lo stesso cammino dell’andata quando vinsero con Padova, Ascoli e Cittadella e pareggiarono contro Livorno e Spezia, metterebbero insieme undici punti che potrebbero anche bastare, ma per non dovere aspettare i risultati degli altri campi matematica imporrebbe quattro vittorie e un pareggio. Questo perché il Lecce, che in questo momento precede il Palermo di una sola lunghezza, di punti a diposizione ne ha 12 visto che deve ancora fermarsi per un turno e lo farà alla penultima giornata. A parità di punti con i salentini, inoltre, la squadra di Stellone è un vantaggio negli scontri diretti. E a guardare il calendario non si può fare a meno di notare che al Lecce toccano ancora partite decisamente impegnative come la trasferta sul campo del Perugia e lo scontro diretto, anche se in casa, contro il Brescia.

La classifica dice che proprio Brescia, Lecce e Palermo hanno già accumulato un bel vantaggio sulla quarta, grazie alla partita del “Vigorito”. Il Benevento, quarto, ha sei punti di ritardo dal terzo posto e se questo distacco dovesse arrivare a essere superiore ai 14 punti in A andrebbero le prime tre senza la disputa dei play-off. In viale del Fante, però, questo è forse l’unico calcolo che nessuno sta facendo: che si disputino o meno gli spareggi promozione ai rosanero importa poco, quello che conta è che nelle griglie dopo l’11 maggio non ci siano i rosanero.

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