Più di un’ora e trequarti per presentare i componenti della nuova proprietà e provare a fare sognare i tifosi rosanero. Anche se di calcio si è parlato davvero poco
Molto più di una partita di calcio. È durata tantissimo la prima uscita in conferenza stampa della nuova proprietà del Palermo. Un’ora e trequarti di slide, business plane, progetti, programmi e presentazioni. Molti verbi declinati al futuro e una richiesta di essere giudicati per i fatti e non per delle supposizioni. In una sala gremita è andata in scena la prima rappresentazione del nuovo Palermo da parte dei proprietari di Arkus Network con la famiglia Tuttolomondo a fare da padrone di casa e a spiegare tutto il suo coinvolgimento affettivo e finanziario.
Affollatissimo il tavolo dei relatori con la responsabile amministrativa di Maurizio Zamparini, confermata nel ruolo anche dalla nuova proprietà, Daniela De Angeli, il direttore sportivo del Palermo Rino Foschi e poi gli uomini nuovi Walter Tuttolomondo, Vincenzo Macaione, Giuseppe Valente, Alessandro Albanese, Roberto Bergamo, Stefano Pistilli, Fabrizio Lucchesi e Salvatore Tuttolomondo.
Mattatore della conferenza stampa proprio Salvatore Tuttolomondo, vero capo di tutto il nuovo gruppo che ha preso possesso del Palermo. “I nostri primi passi – spiega Tuttolomondo – saranno l’estinzione dei debiti, evitare l’insorgenza di pregiudizi a carico del club sia per attività processuali civili e penali. A questo proposito su tutto ciò che è in corso non rilasciamo dichiarazioni. Ci sono legali che se ne occupano e che sono stati confermati anche da noi nei loro incarichi. Abbiamo un compito gravoso. Dopo esserci calati nella realtà e messo le mani nella marmellata per capire il grado debitorio abbiamo capito che abbiamo un compito gravoso, ma rientra nelle corde nostre. Siamo esperti ristrutturazione aziendali e ce la faremo anche stavolta”.
In sala anche una delegazione di ultrà che ha ascoltato le parole dei nuovi proprietari. Fuori dall’hotel palace che ha ospitato la presentazione un grande striscione “Pistilli, Arkus, benvenuti” plastificato e stampato, non proprio scritto con caratteri riconducibili ai tifosi dei gruppi organizzati. Dentro la sala la polemica sull’appartenenza a gruppi di estrema destra di Pistilli è stata liquidata velocemente. La proprietà chiede di esser giudicata dai fatti e sono proprio i fatti quelli che aspettano i tifosi.