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Palermo, è guerra totale contro la Lega: “C’è conflitto d’interessi”

Ore caldissime dopo la sentenza di ieri. La società rosanero è pronta a rivolgersi al Tar per bloccare i play-off. Foschi tuona contro Balata, Salvatore Tuttolomondo teme legami corporativi contro il club

È guerra fra il Palermo e la Lega di B. I toni morbidi delle prime ore del post sentenza hanno lasciato spazio alla dura reazione alla decisione del consiglio direttivo della Lega di B che ha di fatto cancellato ogni possibilità per il club rosanero di rientrare ai play-off dopo con la sentenza d’appello. Il consiglio, infatti, ha deciso di recepire la sentenza di primo grado del tribunale federale nazionale che ha retrocesso il Palermo in C e ha deliberato all’unanimità di procedere con le partite dei play-off rispettando le date già programmate senza aspettare la sentenza d’appello. Il consiglio ha anche deciso di cancellare i play-out completando le quattro retrocessioni con quella del Palermo in aggiunta a quelle decise sul campo di Foggia, Padova e Carpi. La società rosanero si ritiene pesantemente danneggiata e per questo ha inoltrato ricorso d’urgenza al Tar del Lazio contro la delibera del consiglio di Lega di B.

Cosa più vergognosa di questa ai danni di una società di calcio non si poteva fare – tuona il presidente del Palermo Alessandro Albanese – è una vergogna che è stata decisa da tutti coloro che avrebbero corso il rischio di essere estromessi da una decisione diversa da questa. Qua non si parla più di etica dello sport. Questa è una decisione contraria a tutti i dettami dello sport e per questo stiamo ricorrendo alla giustizia amministrativa d’urgenza. È una truffa alla credibilità dello sport. L’unica cosa seria che si potesse fare era quantomeno attendere l’esito del nostro ricorso. Ma così non c’è più giustizia. Questa del consiglio di Lega è stata una vergognosa presa di posizione per interessi biechi dei partecipanti. Andate a vedere da chi è composto il consiglio di Lega. Sono tutti coinvolti e implicati. Direi quasi che c’è un conflitto d’interessi addirittura parentale. È un danno grave alla credibilità dello sport. Questa decisione agevola Salernitana e Venezia, che non faranno i play-out. Gli avvocati del Palermo, affiancati da esperti di diritto sportivo di fama internazionale, presenteranno ricorso al Tar nei confronti della decisione della Lega B. Non si è mai visto che a decidere sia chi è interessato al giudizio. E poi una sentenza appellabile non può essere esecutiva. Se iniziano i play-off non si può tornare indietro, si può avere solo un risarcimento. Non può passare il messaggio che chi giudica è lo stesso che poi beneficia della sentenza“.

Il consiglio di Lega di B, che ha assunto la decisione contestata dal Palermo, è formato dal presidente Mauro Balata, dal vicepresidente Marco Mezzaroma, patron della Salernitana, e da altri sette consiglieri: Stefano Bonacini, proprietario del Carpi, Paolo Rossi, presidente della Cremonese, Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, Oreste Vigorito, presidente del Benevento, Daniele Sebastiani, presidente del Pescara e dai due membri indipendenti Maurizio Felugo e Francesca Pellegrini.

Questi consiglieri che hanno deciso questa cosa senza aspettare neanche il secondo grado – urla Rino Foschi in collegamento con Sportitalia – hanno fatto una cosa scandalosa. Hanno penalizzato una città, sono dei truffatori che hanno barato. Il signor Balata deve rispondere di questa pagliacciata. Noi non ripartiremo dalla C, ripartiremo dalla serie che ci compete, faremo i play-off perché credo nel mio lavoro e nella serietà. Chi si è comportato così deve sparire dal calcio. Non è stata una cosa seria”.

In campo a difesa del Palermo anche il rappresentante più importante della nuova proprietà, Salvatore Tuttolomondo.Accetto e giustifico i toni di Foschi per la concitazione del momento – dice il direttore finanziario di Arkus Network – premetto che bisogna avere rispetto per le istituzioni, ma siamo determinati a contrastare certi eventi, soprattutto se sfuggiranno alla nostra comprensione e invadono altre competenze o prospettano profili di dubbia liceità. Se questi profili mettessero davanti un interesse corporativo piuttosto che un giudizio sereno e imparziale ci attiveremo. Siamo pronti a bloccare la partenza dei play-off che sarebbe un danno irreparabile non solo per il Palermo, ma anche per altri club“.

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