Alle 14,30 si riunisce la prima sezione della Cfa che dovrà decidere se accogliere o meno il ricorso presentato dalla società rosanero sulla retrocessione in serie C del club di viale del Fante
È il giorno della sentenza della Corte federale d’appello che dovrà pronunciarsi sul ricorso del Palermo contro la retrocessione in serie C decisa con la sentenza di primo grado del tribunale federale nazionale. Alle 14,30 è fissata l’udienza a Roma davanti alla prima sezione della Corte federale d’Appello presieduta da Sergio Santoro.
Fuori dall’aula si sono dati appuntamento i tifosi rosanero che in queste ore stanno raggiungendo Roma da tutte le parti d’Italia. Ieri sera da Palermo sono partiti i pullman organizzati dagli ultrà della curva nord superiore e inferiore. Tantissimi anche i tifosi che si sono messi in viaggio con mezzi propri in auto, in nave e in aereo. Il raduno è fissato per le 13 proprio sotto la sede della Corte federale d’appello in via Campania 47.
Pronto a dare battaglia il collegio difensivo del Palermo che punta a ribaltare la sentenza di primo grado che ha condannato i rosanero all’ultimo posto della classifica di serie B e alla conseguente retrocessione in serie C. Lo staff dei legali rosanero, composto da Francesco Pantaleone, Antonino Gattuso, Francesca Trinchera, Gaetano Terracchio e Francesco Di Ciommo ha come obiettivo principale quello di annullare o riformare la sentenza di primo grado continuando a fare leva sull’inammissibilità del deferimento o, in subordine, dichiarare «infondata, erronea o illegittima» la decisione di primo grado puntando sull’annullamento della sanzione o sulla sua riformulazione.
Gli avvocati del Palermo ritengono che il club per il solo fatto di essere stato escluso dai play-off abbia già pagato un conto salato nonostante il procedimento sia ancora in corso e per questo in appello si aspettano almeno un’attenuazione della sanzione. La società punterà a dimostrare la solidità finanziaria e l’onorabilità della nuova proprietà in segno di netta discontinuità con la vecchia proprietà.
La sentenza è prevista in giornata.