Il ds rosanero è ironico e felice dopo la sentenza di appello che ha parzialmente accolto il ricorso contro la retrocessione all’ultimo posto della classifica di B

“Abbiamo passato un brutto mese, ci avevano buttato in Serie C. Ora la sentenza è stata ribaltata, il prossimo anno faremo la Serie B. Abbiamo pagato il passato, accettiamo con professionalità la sentenza e il prossimo anno proveremo a riprenderci quello che non è stato possibile prenderci in questa stagione“. Così il direttore sportivo del Palermo Rino Foschi ai microfoni di TuttoMercatoWeb.

“Sono stato al campo con la squadra – racconta Foschi – poi sono andato in ufficio. Sentivo i rumors, poi è arrivata l’ufficialità. La squadra era felice della notizia, oggi faremo l’ultimo allenamento. E ho detto ai ragazzi che l’ultimo allenamento lo farò anche io: andrò al campo con la tuta, farò il torello e sarà difficile fermarmi. Ci siamo ripresi la categoria che ci appartiene fortemente. Vogliamo fare le cose per bene, ora c’è da parlare e programmare con la proprietà”.

A proposito delle squadre che non hanno perso tempo nel commentare la sentenza di primo grado e che ora si ritrovano coinvolte nella lotta per non retrocedere come il Venezia di Tacopina, Foschi rende pan per focaccia. “Tacopina ha sempre detto che decidono i tribunali – sottolinea Foschi – e i tribunali hanno deciso. Il Palermo resta in Serie B. Il resto non conta. E poi io faccio il direttore sportivo, Tacopina il presidente di un’altra società. Ognuno la pensa come vuole. Va bene così: contano i tribunali e lo hanno detto anche loro, no?”.