Il vicepresidente della società di viale del Fante ha rivelato le prossime mosse del club rosanero a proposito dell’ormai famoso conto in sospeso per la questione del marchio
Vincenzo Macaione è stato contattato per un’intervista dal sito che si occupa di questioni economiche Money.it. E fra le risposte che ha dato anche quelle relative alla questione del debito di Alyssa per la compravendita del marchio rosanero.
“Dopo la sentenza di secondo grado – dice Macaione – abbiamo deciso di concentrarci solo su quello che dobbiamo fare noi, non su altre cause e non abbiamo pensato a chiedere danni a Zamparini per questo motivo. È vero che sapevamo i debiti che aveva la società, ma nessuno si sarebbe mai aspettato una sentenza del genere, come quella di primo grado. Riguardo alla ristrutturazione del debito invece, entro il 30 giugno salderemo quello riguardante la società Alyssa (circa 20 milioni di euro). Successivamente, i nostri consulenti si occuperanno anche del resto“.
Fra le cose da fare c’è per l’appunto la ristrutturazione del debito. Manovra che sarebe stata certamente più facile con una promozione in A. “È ovvio che non aver conquistato la promozione in Serie A – dice Macaione – ha rallentato i nostri piani, ma non li ha minimamente cambiati. Stiamo infatti lavorando per rispettare tutte le scadenze, in particolare stiamo pensando alla ristrutturazione della rosa e del debito. Al momento stiamo lavorando sul brand Palermo, sul marketing e su progetti che renderemo pubblici al più presto. È ancora troppo presto per parlare dello stadio e del centro sportivo, prima dobbiamo ristrutturare il debito lasciato dalla precedente dirigenza e realizzare una buona rosa. Ovviamente, i due progetti sono nel piano, ma questo rallentamento ci sta facendo concentrare prima sulla riorganizzazione della società“.