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Palermo, Tuttolomondo: “Chi pensa di fare un golpe si sbaglia”

Il direttore finanziario di Arkus Network scende in campo ed è pronto a difendere il club in tutte le sedi. Minaccia azioni legali e in punta di fioretto con ironia attacca il palazzo

Se sono bravi tanto a fare le Pec di sabato pomeriggio, voglio sperare che siano altrettanto bravi a lavorare come noi la domenica, benché sia un giorno festivo“. Con queste parole che spiegano il tenore di tutta l’intervista il direttore finanziario di Arkus Network Salvatore Tuttolomondo ha parlato a Mediagol riepilogando tutto ciò che ha portato allo scontro con la Lega di B e il suo presidente Mauro Balata.

Ieri pomeriggio intorno alle 18 – dice Tuttolomondo – arriva una Pec, anomala come mezzo di comunicazione, come orario e come giorno. Come tutti sanno ormai il sabato è una giornata tradizionalmente non lavorativa e non c’è nessuno al mondo che apra una Pec; siccome noi siamo vigili e siamo prevenuti su tutto da quando ci siamo calati in questo scenario, nel quale abbiamo assistito a una serie di nefandezze e tutt’ora ne assistiamo, abbiamo aperto questa Pec: e c’era una comunicazione a firma del presidente Balata che confondendo pere con mele, ci intima di versare entro lunedì, termine ultimo per l’iscrizione, altri due milioni di euro non dovuti. L’abbiamo immediatamente contestata per iscritto con altrettanto Pec da parte dei nostri legali, ritenendolo responsabile del pregiudizio, e ci siamo riservati di notiziare anche l’autorità giudiziaria in sede penale. Le modalità con cui è stato notificato e il tono della comunicazione, a mio avviso e anche dei nostri legali, ha profili penalmente rilevanti“.

A chi gli chiede quali siano i margini di manovra, Tuttolomondo risponde che il Palermo non cadrà in trappola. “L’ho più volte detto – sottolinea Tuttolomondo – siamo in grado di iscrivere il Palermo al campionato, versando i dovuti importi che lunedì mattina faremo. Non pagheremo questi milioni perché non sono dovuti, tanto meno necessari per l’iscrizione del club, trattandosi di debiti verso terzi: i famigerati procuratori, altro campo di grande schifezza, come potete immaginare. Però sono debiti ormai definiti e quindi troveremo come sistemarli, ma non ci siamo concentrati. Le vorrei ricordare, come voi ben sapete in quanto testimoni oculari, che fino a circa una settimana, per non dire dieci giorni fa, abbiamo passato il tempo solo nelle aule di giustizia federale e quindi non potendo entrare a lavoro ordinario, e con gran carriera, così come ci siamo impegnati sin dal nostro esordio sulla scena palermitana, abbiamo mantenuto fede a tutti gli impegni. Questa mail della Lega nasce da una nostra richiesta formale che non è stata mai riscontrata fino a ieri pomeriggio, come atto dovuto dalla Lega di conferma dei debiti che noi abbiamo nei loro confronti. E loro ci hanno confermato che erano 328mila euro e già lo sapevamo e si sono limitati a dire quello, ma aggiungo una considerazione in materia giuridica, che mi compete, su pignoramenti che noi abbiamo, come noto da parte dei procuratori sul conto Lega che è un conto corrente attivo che la società ha ampiamente coperto con importi consistenti, e loro pretenderebbero che oltre ai 328 mila euro versassi oggi anche i soldi dei pignoramenti? Loro si sostituiscono a un giudizio: non c’è ancora fissata la data in cui devono rendere la dichiarazione di terzi e quant’altro. Solo questa per tutelare, tant’è vero che ci invitano in ogni caso, anche in spregio della par condicio creditorum, che è stata messa per versare questi soldi su un altro conto, non il conto Lega, un altro conto che loro ci indicano. Quindi si tratta di nefandezze più assolute, e io questa cosa non la tollero e la protesterò in tutte le sedi“.

Ecco quindi com econta di muoversi il Palermo domani. “Ci adoperiamo normalmente per tutto – dice Tuttolomondo a Mediagolci provassero a non darci l’iscrizione. Sono pronto a ricorrere in sede penale, con nomi, cognomi e indirizzi. Io stasera tornerò a Palermo gran parte della mia famiglia e dei nostri manager, proprio per vigilare vada tutto a buon fine con Pec e quant’altro. Il Palermo è una nostra azienda, nel nostro cuore, e quindi abbiamo tutti interesse a vigilare. Era nostra idea quella di rilassarci dopo quest’ultimo passo, non ci rilassiamo ma non faremo rilassare neanche chi pensa di fare qualche golpe, perché io, come un novello Robin Hood, non voglio apparire meglio di quello che sono, ma io sono diciamo un Masaniello“.

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