Il direttore finanziario di Arkus Network prima di inviare, a sindaco e prefetto palermitani compresi, la richiesta di iscrizione della squadra, aveva rilasciato un’intervista che lascia molti dubbi
Diciamocelo subito. Salvatore Tuttolomondo deve avere delle certezze che nemmeno i regolamenti federali hanno. Perchè se così non fosse non si spiegherebbe come come mai continua a sostenere che il Palermo sarà iscritto al campionato, nonostante non abbia pagato gli stipendi, non abbia pagato la multa da 500 mila euro per illecito amministrativo e non abbia consegnato la fideiussione da 800 mila euro: tutti adempimenti obbligatori e soprattutto da fare entro e non oltre “il termine perentorio del 24 giugno 2019“. Invece oggi alle 15 ha mandato una spiegazione in cui conferma di non avere pagato niente e dice che se le istituzioni sportive accerteranno la sua buona fede pagherà.
E prima di inviarla ha risposto a un’intervista pubblicata da Tuttomercatoweb che si apre con una considerazione molto semplice. Visto che non avete pagato niente, il Palermo non si iscriverà. “Non è così. Questo lo sta sostenendo lei – è stata la sua risposta – Per quanto riguarda la fideiussione, l’ho già spiegato, abbiamo subito una truffa che è stata oggetto di denuncia. Io non ho detto che gli stipendi sono stati pagati. Martedì mattina sapevo come stavano le cose. Lucchesi il lunedì pomeriggio alle 17 ha detto una cosa corretta (stipendi pagati, ndr), poi sono successe cose esterne al nostro operato. I soldi c’erano e ci sono ancora. La banca ha detto che i bonifici non erano stati disposti per la mancata provvista prevista. Oggi il nostro primo interesse non è rispondere alla piazza, ma agli organi preposti per l’iscrizione al campionato di Serie B“.
Anche sulla multa da 500 mila euro la confessione di Tuttolomondo è candidamente spiazzante. “Non è stata pagata – ha detto – Ma i soldi sono accantonati, per la multa così come per gli stipendi. I pagamenti sono stati sospesi per una forma di autotutela dopo che siamo stati truffati con la vicenda della fideiussione Lev Ins che non ci è stata inviata dal broker. La squadra come tutti i creditori sarà soddisfatta. Il primo obiettivo è assicurare l’iscrizione. La mancata iscrizione passa da una serie di passaggi. C’è ancora adeguato spazio temporale. Siamo i proprietari del Palermo. Faremo fronte a tutti gli impegni. Per noi gli stipendi sono debiti come altri. Pagheremo tutti i creditori del Palermo con le dovute forme tecniche. Io non scappo da Palermo, ma sicuramente non vado per trovare una serie di facinorosi. La città di Palermo dovrà rivedere la posizione nei nostri confronti, risponderò con i fatti“.
Poi a chi gli chiede un parere su come pensa di essersi presentato alla città di Palermo,Tuttolomondo dice che la sua reputazione è immacolata. “Chi ha detto che è andata male? – ha sottolineato – Oggi il nostro biglietto da visita è immacolato. Noi abbiamo subito un reato, questo credo basti e avanzi. Appena mi sarà garantita una situazione ambientale congeniale tornerò a Palermo. Ricordo che ci siamo accollati i debiti del Palermo, meritiamo considerazione diversa, a cominciare dal primo cittadino. Giudicateci dai fatti, non dalle chiacchiere. Per quanto ci compete il Palermo farà la B. Non lo dico solo io, ma anche i nostri legali. Laddove si verificasse che ci rifiutassero l’iscrizione impugneremmo il provvedimento“.
