Sono state tolte le misure cautelari perchè con l’esclusione della società rosanero dai campionati non c’è più il rischio della reiterazione dei reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali
Sono stati revocati gli arresti domiciliari all’ex proprietario del Palermo Maurizio Zamparini. Il tribunale del riesame, dopo avere respinto le istanze precedenti, questa volta ha accolto la richiesta degli avvocati di Zamparini perché, con la società esclusa dai quadri federali, non ci sono più le condizioni per la reiterazione dei reati contestati. Zamparini era ai domiciliari nella sua residenza di Aiello del Friuli dallo scorso 25 gennaio per le presunte irregolarità nella gestione della società rosanero. L’ex presidente e proprietario del Palermo proprio per i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali è sotto processo con rito immediato. Nell’ultima udienza era stata autorizzata la sua presenza in aula senza scorta a Palermo per testimoniare, il prossimo 18 settembre, nel giorno della ripresa del processo a suo carico.
“Ora dopo quest’incubo durato sei mesi sono pronto a tornare – dice Zamparini a Repubblica – mi sentivo un leone in gabbia senza poter fare il presidente e l’imprenditore. Adesso torniamo a giocare e finalmente a poter rivalermi su quanto ha fatto la federazione nei miei confronti in questi tre anni. Voglio chiedere un risarcimento di 100 milioni alla Figc che per tre anni ha controllato i miei bilanci e non ha detto nulla. Ho già dato mandato ai miei avvocati. Non so se verrò a Palermo alla prossima udienza, ora penso solo a godermi la ritrovata libertà. In questi mesi di silenzio ha ritrovato me stesso, la mia spiritualità, mi sono goduto gli affetti familiari. Ora mi farò una passeggiata per i miei monti, poi da lunedì salirò di nuovo in sella. Si sbagliava di grosso chi pensava di mandare in pensione Maurizio Zamparini“.