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Ricciardo: “Ho detto no a chiamate dalla C, Palermo non si rifiuta”

Il nuovo attaccante del Palermo ha parlato delle aspettative per la nuova esperienza in maglia rosanero. E ammette di avere declinato l’invito a giocare nella sua città, Messina, e in Lega Pro

Giovanni Ricciardo, 20 gol con la maglia del Cesena nello scorso campionato di Serie D, è pronto a indossare la casacca del Palermo per aiutare i rosanero a vincere il campionato. C’è riuscito l’anno scorso, non vede perchè non possa riuscirci anche quest’anno. Anche se il campionato, ammonisce, è molto difficile. “Per me è un’emozione indescrivibile – dice Ricciardo alla Gazzetta dello Sport – quando ho saputo della catastrofe che stava purtroppo attraversando la società, ho subito pensato che Palermo doveva essere la mia prossima destinazione, non ci ho pensato un istante, così come lo scorso anno non ho pensato un attimo a firmare col Cesena che ambiva subito alla promozione. E’ l’occasione della mia carriera. Si tratta di una piazza che non è paragonabile alle altre, infatti ho anche rifiutato qualche offerta dalla Serie C. Il primo a contattarmi è stato Sagramola, è grazie a lui se sono arrivato a Palermo. E poi devo ringraziare tantissimo i miei due agenti, Angelo Rea e Maurizio Casilli, è merito del loro lavoro e del direttore se adesso posso vestire la maglia rosanero“.

A chi gli chiede se si è fissato un obiettivo in termini di gol, Ricciardo dice di non pensare a se stesso, ma a quello che dovrà fare la squadra. “Superare i 20 gol? Non mi piace mai parlare degli obiettivi personali – dice l’attaccante – La ragione è semplice: sono scaramantico e i tifosi impareranno a conoscermi. Però, so che voglio dare tutto me stesso, perché è l’obiettivo di squadra che mi interessa di più. Il Palermo deve vincere il campionato di D, è l’obiettivo dichiarato della società. Il campionato di Serie D? Guai a pensare, ambiente compreso, che la Serie D sia una passeggiata. E’ una categoria difficilissima che conosco bene e anche il Cesena si è trovato nelle stesse condizioni nelle quali quest’anno si troverà il Palermo. Tutti ci aspetteranno al varco e giocheranno alla morte contro di noi. In più, noi partiamo con qualche svantaggio non da poco rispetto alle altre. Il campionato, infatti, inizia tra meno di un mese e la squadra è ancora da costruire. Dovremo essere bravi, prima di tutto noi giocatori, a conoscerci in fretta e a fare gruppo. Sfidare quattro volte le squadre della mia città? Se ci saranno, si tratterà di uno stimolo in più per me. Tengo a dire che sono molto legato alla mia Messina, ma ho anche rifiutato le offerte che sono arrivate dalle due squadre della mia città. Nessuna mancanza di rispetto, sia chiaro, ma non potevo rinunciare alla chiamata da Palermo“.

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