Griglia di partenza e curiosità delle prossime avversarie dei rosanero nel campionato che partirà il primo settembre. C’è la squadra del quartiere di Avellino e una serie infinita di sfide straregionali
Hanno finalmente un nome le prossime avversarie del Palermo. I rosanero sono stati inseriti nel Girone I, quello che mette insieme formazioni siciliane, calabresi e campane. Il raggruppamento è a diciotto squadre e vede ai nastri di partenza nove siciliane, rosanero compresi, cinque calabresi e quattro campane. Saranno sedici fra andata e ritorno i derby per il Palermo: accesi si preannunciano quelli contro le due squadre di Messina, l’Acireale, il Troina e il Biancavilla; di segno opposto, all’insegna dell’amicizia quello contro il Marsala, mentre tutte da verificare, in termini di accoglienza e di ambiente, le sfide contro Licata e Marina di Ragusa.
Partite inedite quelle contro le formazioni calabresi che vedranno i rosanero affrontare Castrovillari, Cittanovese, Corigliano Calabro, Palmese e Roccella; mentre sono calde, piene di ricordi e di aneddoti le sfide contro le campane Nola e Savoia, da prendere con le molle pure le partite contro Giugliano e San Tommaso, squadra quest’ultima di un rione di Avellino. Chi pensa che la Serie D per il Palermo sarà una passeggiata, insomma, si sbaglia di grosso.
Al di là degli aspetti legati al campanile e ai rapporti tesi fra le tifoserie, che facevano pensare a indicazioni diverse da parte dell’osservatorio sulle manifestazioni sportive nella compilazione dei gironi, c’è l’aspetto tecnico che non permette al nuovo Palermo di rilassarsi troppo. Sulla carta l’Acr Messina potrebbe essere una delle rivali più pericolose: prima del caos rosanero, i giallorossi nutrivano ambizioni di promozione diretta, subito dietro il Marsala che nello scorso campionato è arrivato terzo alle spalle della corazzata Bari e della Turris (inserita in un altro girone e che sarebbe stata un’altra delle campane da battere). A proposito di formazioni della Campania, il Giugliano sembra la più attrezzata e fra gli addetti ai lavori viene indicata come una delle formazioni più competitive che può stare benissimo nel novero di quelle che proveranno a dare del filo da torcere al Palermo per la promozione diretta. Subito dietro spiccano Savoia e Nola che per tradizione hanno sempre costruito squadre competitive salvo poi smarrirsi nel corso della stagione: l’anno scorso erano inserite nel Girone H quello vinto dal Picerno, club della provincia di Potenza, e hanno chiuso rispettivamente al quinto e al quindicesimo posto. Fra le outsider, invece, ci sono altre due delle nove siciliane, l’Acireale e il Licata, e il Corigliano Calabro: gli acesi nello scorso campionato sono arrivati ottavi, mentre i licatesi viaggiano sulle ali dell’entusiasmo dopo avere vinto il campionato di Eccellenza riaffacciandosi in un campionato nazionale dopo tante vicissitudini; i calabresi, invece, stanno creando una formazione piena di giocatori di categoria che avranno il compito di guidare gli under da schierare obbligatoriamente in campo.
Particolare la storia del San Tommaso, praticamente il Chievo della Serie D, visto che è una squadra di un rione di Avellino: l’anno scorso ha vinto il campionato di Eccellenza con una giornata d’anticipo. Il San Tommaso ha quarantuno anni di storia e fu fondato nel 1978 con l’obiettivo di togliere i ragazzi dalla strada facendoli giocare a calcio in una zona di Avellino difficile e lontana dal centro. Negli ultimi due anni la squadra campana ha centrato il doppio salto vincendo anche il campionato Promozione ripartendo di slancio dopo una retrocessione che poteva spingere la dirigenza a lasciare tutto. E invece il San Tommaso si prepara ad affrontare la D senza timori reverenziali.
Dopo la composizione dei gironi, la prossima settimana sarà la volta dei calendari: il campionato inizierà domenica 1 settembre e i rosanero hanno chiesto di giocare la prima in trasferta.
